Il mio ultimo saggio con questo titolo è apparso su The Portugal News il 03-12-2024. Ottimisticamente, si sperava allora che la legge definitiva sulla legalizzazione dell'eutanasia e del suicidio assistito sarebbe stata risolta rapidamente dal Tribunale Costituzionale e promulgata trenta giorni dopo.

Ma non è stato così: un mese fa, questo emendamento al codice penale è caduto nell'ultimo dei tanti ostacoli che sono stati posti sul suo cammino dopo il voto decisivo del Parlamento del maggio 2023 a favore della sua attuazione anticipata.Pur accogliendo tre obiezioni sull'interpretazione delle norme da imporre alla procedura medica, il Tribunale ha condizionato la sua sentenza affermando che "la morte assistita, in linea di principio, è un problema politico e spetta al legislatore esaminare e rivedere la definizione della norma proposta in modo che risponda ai valori democratici e costituzionali".

Quindi, è ora richiesto ai giuristi legislatori che il vocabolario della morte venga nuovamente esaminato per fornire una formula accettabile per la minoranza di cittadini dissenzienti che si sono ostinati ad opporsi all'attuazione di una misura che è stata progettata per alleviare il dolore lancinante spesso sofferto da coloro che si trovano nei loro ultimi giorni di vita.

In un raro riferimento a questo tema nell'attuale dibattito elettorale, l'idea che sia necessario un referendum è stata accolta positivamente dal PSD e da Chega e negativamente dal PS, dal Pan e dalla CDU. Solo IL, Livre e BE hanno risposto con l'astuta osservazione che "i diritti dell'individuo non dovrebbero essere decisi da referendum", a cui si potrebbe aggiungere l'apparente incapacità dei leader politici di trattare una questione così dolorosa e personale con la sincerità che merita.

Gli oppositori al cambiamento hanno invocato l'alternativa di espandere le strutture per le cure palliative, che servono ad alleviare ma a prolungare le sofferenze dei morenti, e hanno sottolineato l'annuncio fatto questo mese dal governo provvisorio di aver approvato novanta contratti di finanziamento per un totale di 88.000.000 di euro, che finiranno per aggiungere 3.300 posti (sia pubblici che privati) all'Associazione nazionale dei fornitori di cure integrate.Tuttavia, questa non è che una goccia nel mare della senilità e serve solo ad alleviare una piccola parte della carenza che ogni anno si espande in modo esponenziale con una popolazione sempre più anziana.

La crisi nella disponibilità di case di cura con personale professionale e amministrato è ora molto più grave di quando si è manifestata per la prima volta durante l'epidemia di Covid-19. Sarà alleviata solo in minima parte dalla legalità dell'eutanasia e del suicidio assistito, ma una legislazione tempestiva e democratica deve essere il primo passo del nuovo governo per fornire una soluzione umana ai bisogni urgenti delle persone non amate che vivono con l'ansia costante e la paura di una morte angosciosa.

di Roberto Cavaleiro - Tomar 06-05-2025