I dati pubblicati dall'ufficio statistico dell'UE, Eurostat, rivelano che, nella variazione su base annua, i prezzi alla produzione industriale sono aumentati a settembre di quest'anno del 41,9% all'interno della moneta unica e del 41,4% nei 27 Stati membri.

Secondo Eurostat, si tratta di un nuovo massimo storico nella serie statistica, iniziata nel gennaio 2015.

Nella variazione a catena, a settembre rispetto ad agosto di quest'anno, la crescita è stata più contenuta, dell'1,6% nell'area dell'euro e dell'1,5% nell'UE.

In termini annuali, nell'area dell'euro, il forte aumento dei prezzi della produzione industriale è stato dovuto essenzialmente al settore energetico, che ha pesato per il 108,2%, seguito dai beni intermedi (19%), dai beni di consumo non durevoli (15,2%), dai beni di consumo durevoli (9,8%) e dai beni strumentali (7,6%).

Nell'UE si è registrata una tendenza simile, con l'energia che ha rappresentato il 105,3% di questi prezzi alla produzione industriale, seguita dai beni intermedi (19,1%), dai beni di consumo non durevoli (16,5%), dai beni di consumo durevoli (10,1%) e dai beni strumentali (7,9%).

Per quanto riguarda gli Stati membri, si sono registrati aumenti su base annua in tutti i Paesi, con particolare attenzione a Bulgaria (+78,2%), Ungheria (+67,5%) e Romania (+62,9%). In Portogallo l'aumento è stato del 18,3%.