Gli eventi, intitolati "Living in Portugal", sono organizzati da Open Media e vedranno la partecipazione di diverse aziende portoghesi in settori come quello immobiliare, legale e tecnologico. Sono in programma il 24 giugno al Palace Hotel di San Francisco e il 27 giugno al Martinique Hotel di New York.

Si tratta del secondo roadshow dell'anno volto ad attirare i nordamericani che vogliono emigrare in Portogallo, dopo i due appuntamenti di successo di febbraio a Los Angeles e San Francisco.

Bruce Hawker, CEO di Open Media, ha dichiarato: "Quello che tutte le aziende partecipanti hanno percepito a San Francisco è che il pubblico era molto più informato e più pronto a trasferirsi in Portogallo rispetto a quello di Los Angeles, che era un pubblico più curioso".

Il pubblico di riferimento, ha detto Bruce Hawker, è vario. "In entrambi i luoghi abbiamo avuto un mix di pensionati, che vogliono andare in Portogallo per la pensione, e anche di persone più giovani, interessate alla tecnologia, i cosiddetti nomadi digitali".

"A New York, mi aspetto un maggior numero di portoghesi di seconda e terza generazione, perché nei dintorni c'è un'enorme comunità, soprattutto a Newark, e molti hanno un grande potere d'acquisto", ha sottolineato Bruce Hawker.

Un'altra azienda che tornerà al roadshow è Dengun, guidata da Miguel Fernandes, un'agenzia digitale.

"Il nostro obiettivo è parlare con tutti coloro che stanno pensando di venire in Portogallo e spiegare loro cosa abbiamo nell'intero ecosistema dell'innovazione e della tecnologia", ha detto il dirigente, che ha già circa l'80% dei suoi clienti negli Stati Uniti.

Miguel Fernandes partecipa al roadshow anche per conto dell'Algarve Tech Hub, che descrive come "un movimento regionale per posizionare l'Algarve come una delle migliori destinazioni 'lifestyle' per gli stranieri".

L'idea è quella di presentare il Portogallo (e l'Algarve) come un hub digitale. "Il Portogallo è il miglior posto al mondo in cui vivere, ma ha anche tecnologia e centri di innovazione", ha sintetizzato Miguel Fernandes.

I dati del Servizio stranieri e frontiere(SEF) indicano che, alla fine del 2021, sono stati registrati quasi 7.000 nuovi residenti provenienti dagli Stati Uniti, con una crescita del 45%.