Il documento, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, anticipa che l'investimento sarà di circa 2,5 milioni di euro, più il valore dell'IVA, con il 75% finanziato dal Fondo per la sicurezza interna.

L'ordinanza autorizza il Servizio stranieri e frontiere(SEF), o l'ente che gli succederà, ad assumersi i costi di bilancio relativi all'esecuzione del contratto per l'acquisizione, l'installazione, l'assistenza tecnica e la manutenzione delle apparecchiature per la raccolta dei dati biometrici presso i posti di controllo manuale delle frontiere fino a un importo massimo di 2,5 milioni di euro.

Il Governo giustifica questo investimento con gli orientamenti strategici adottati dal Consiglio europeo, che sottolinea "l'urgenza di una gestione efficace delle frontiere esterne comuni dell'Unione europea, possibile attraverso, tra l'altro, una nuova fase dell'iniziativa 'Frontiere intelligenti', volta a facilitare il passaggio della stragrande maggioranza dei viaggiatori provenienti da Paesi terzi e, allo stesso tempo, a rafforzare la lotta alla migrazione irregolare istituendo un registro di tutti i movimenti transnazionali dei cittadini, nel pieno rispetto del principio di proporzionalità".

Secondo l'ordinanza, firmata dai segretari di Stato per la Protezione civile, Patrícia Gaspar, e per il Bilancio, Sofia Batalha, la Commissione europea ha proposto la creazione di un sistema di extravasione (EES), che ha lo scopo di raccogliere l'identità e i dati biometrici dei cittadini di Paesi terzi, dei viaggiatori con visto obbligatorio e di quelli esenti da visto, che attraversano la frontiera esterna dello spazio Schengen.

"Considerando che il SEF, in collaborazione con il Ministero degli Affari Interni, è responsabile dell'implementazione e dell'integrazione del Sistema EES, si intende procedere all'acquisizione e all'installazione di apparecchiature per la raccolta di dati biometrici presso i posti di controllo manuali di frontiera, nell'ambito del Progetto Smart Borders, finanziato al 75% dal Fondo per la Sicurezza Interna, compresi tre anni di assistenza tecnica e manutenzione, al fine di conformarsi ai vari regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio", si legge nell'ordinanza.