Finora sono state contattate 5400 persone, di cui 1319 hanno raggiunto la fase di valutazione nell'unità mobile, che ha già attraversato 17 comuni. I risultati dello studio dovrebbero essere noti all'inizio del 2024, ma, secondo Jaime Correia de Sousa, "è possibile capire, attraverso la valutazione dei risultati dello studio pilota nell'ULS di Matosinhos, che questo studio è molto importante, poiché la natura e la qualità dei dati raccolti consentiranno una caratterizzazione completa dei pazienti e un migliore supporto alla gestione clinica della malattia".
I dati non sono chiari, ma quelli più evidenti parlano di circa 700mila pazienti con asma in Portogallo, di cui 35mila potrebbero avere la forma più grave della malattia. Ma a che punto siamo oggi in termini di prevalenza dell'asma? La risposta si saprà presto, poiché lo studio "Epi-asthma - Prevalenza e caratterizzazione delle persone affette da asma, in base alla gravità della malattia, in Portogallo" sta entrando nella fase finale di raccolta dei dati.
Questo studio mira a determinare la prevalenza dell'asma, nonché a caratterizzare il profilo del paziente asmatico, "un fattore molto importante quando si tratta di trattare", afferma João Fonseca, immunoallergologo e uno dei coordinatori scientifici dello studio, "perché, ad esempio, l'influenza che l'asma grave ha sulla vita quotidiana del paziente è totalmente diversa da quella dell'asma lieve o moderata, in quanto la frequenza e l'intensità dei sintomi e degli attacchi è molto maggiore, così come la difficoltà nel controllare la malattia".
Epi-asthma, un'iniziativa dell'Istituto di Ricerca in Scienze della Vita e della Salute(ICVS) dell'Università del Minho(UMinho), del Centro di Ricerca in Tecnologie e Servizi Sanitari(CINTESIS) della Facoltà di Medicina dell'Università di Porto(FMUP) e di AstraZeneca, si svolge in tutto il continente portoghese, insieme ai medici di 38 unità di assistenza sanitaria primaria.