Secondo ECO, Smartenergy, una società con sede in Svizzera, vuole investire nella transizione energetica dal Portogallo e ha in programma tre progetti dedicati al carburante sostenibile per l'aviazione (SAF).

Lisbona, Aveiro e Porto sono le località scelte per portare avanti questi tre progetti, ha dichiarato Pedro Guedes de Campos, direttore dello sviluppo delle attività di idrogeno e SAF di Smartenergy, in occasione di una conferenza organizzata dall'Associazione portoghese per le energie rinnovabili(APREN), questo mercoledì a Lisbona.

Con l'attuazione di questi piani, l'azienda sarà in grado di rispondere al 21% del consumo di carburante per l'aviazione in Portogallo e, considerando l'attuale limitazione di poter miscelare il SAF solo al 50% con i carburanti tradizionali, la quota di mercato potrebbe raggiungere il 42%, ha indicato.

Successivamente, il direttore di Smartenergy ha illustrato un progetto particolare: la Leça H2 Green Valley (Vale do Hidrogénio Verde de Leça). L'obiettivo è quello di produrre idrogeno verde che alimenta la produzione di carburante per l'aviazione sostenibile, il tutto nell'area di Leça. E, per questo, ci sono già altri partner coinvolti.

L'idea è che Smartenergy sia responsabile della produzione di idrogeno verde che verrà trasportato, tramite gasdotto, allo stabilimento SAF, anch'esso sotto la responsabilità di Smartenergy. È qui che entra in gioco il primo partner, REN, con cui Smartenergy ha già un protocollo d'intesa.

Esiste un gasdotto, la cui concessione è in mano a REN, che collega Quereledo (il luogo in cui Smartenergy vuole produrre idrogeno verde) a Perafita, dove c'è una vecchia raffineria e dove un altro potenziale partner, Lipor, ha degli impianti. Questo gasdotto ha una caratteristica che gli permette di essere utilizzato per trasportare il 100% di idrogeno, che servirebbe al progetto.

Ora, una volta a Perafita, l'idrogeno verde servirebbe alla fabbrica di carburanti sintetici sostenibili, ma questo ha bisogno di un altro "ingrediente", l'anidride carbonica (CO2), ed è qui che entra in gioco Lipor. Smartenergy vuole sfruttare la CO2 generata nelle attività di Lipor per produrre i suoi carburanti. È in fase di definizione un accordo con Lipor che riunisce le tre parti - Smartenergy, REN e Lipor.

La posizione è privilegiata non solo per la presenza del gasdotto, ma anche per la vicinanza al porto di Leixões e all'aeroporto Francisco de Sá Carneiro, che rappresentano potenziali clienti.

Il progetto prevede 390 megawatt-picco (MWp) di impianto fotovoltaico e 75 MW di generazione eolica, per alimentare la produzione di idrogeno verde; questa produzione presuppone una "macchina" che rende possibile l'idrogeno, l'elettrolizzatore, da 230 MW. In definitiva, l'obiettivo è quello di ottenere tra le 13.300 e le 34.200 tonnellate di idrogeno e tra le 20.000 e le 50.000 tonnellate di carburante per jet all'anno.