Secondo l'Executive Digest, l'Alto Commissariato portoghese per le migrazioni, nelle elezioni per l'Assemblea della Repubblica e le Assemblee legislative delle Regioni autonome possono votare i cittadini brasiliani in possesso dello Statuto di parità dei diritti politici (Trattato di amicizia, cooperazione e consultazione tra la Repubblica portoghese e la Repubblica federativa del Brasile, firmato a Porto Seguro il 22 aprile 2000).

In altre parole, alle elezioni legislative di marzo potranno votare solo gli stranieri residenti in Portogallo con cittadinanza brasiliana, coperti dal suddetto statuto.

Tuttavia, se si tratta di elezioni comunali (locali), la realtà è diversa.

In questo caso, possono votare tutti i cittadini portoghesi (e anche i cittadini brasiliani con lo status di pari diritti politici, ma anche i cittadini dei seguenti Paesi:

- Stati membri dell'Unione europea (Germania, Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Ungheria, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania e Svezia);

- Regno Unito, con residenza precedente alla Brexit;

- Brasile (senza status di parità) e Capo Verde con residenza legale in Portogallo da più di due anni;

- Argentina, Cile, Colombia, Isola, Norvegia, Nuova Zelanda, Perù, Uruguay e Venezuela con residenza legale in Portogallo da più di tre anni.