"Nel 2023, il numero totale di pernottamenti è stato di 3,8 milioni, con un aumento del 15,1% rispetto all'anno precedente. Per quanto riguarda gli ospiti, il numero totale è stato di 1,2 milioni, il 14,8% in più rispetto al 2022. Quest'anno il soggiorno medio è stato di 3,18 giorni", si legge nel rapporto sull'attività turistica.

Secondo i dati disponibili sul sito web di SREA, consultato da Lusa, si tratta del valore più alto dall'inizio delle registrazioni (2001).

Il numero totale di pernottamenti nel 2022 aveva già superato il valore più alto fino a quel momento, registrato nel 2019, prima della pandemia di Covid-19, che ha colpito il settore nei due anni successivi.

L'aumento nel 2023 è stato superiore a quello registrato nel Paese, che ha presentato un "incremento rispetto all'anno precedente del 10,7%".

La regione ha registrato, tuttavia, una riduzione dei pernottamenti negli alloggi turistici nell'ultimo mese dell'anno.

"A dicembre, in tutti gli esercizi ricettivi (alberghi, residence, appartamenti turistici, pensioni, unità ricettive locali e unità di turismo rurale) delle Azzorre, sono stati registrati 120,6 mila pernottamenti, un valore inferiore del 5,4% rispetto allo stesso mese", afferma il SREA.

Il calo di questo mese è in controtendenza rispetto al dato nazionale, in quanto il Portogallo ha presentato "una variazione positiva dell'8,2% su base annua".

I mercati esteri hanno registrato 55,7 mila pernottamenti (46,2%), lo 0,5% in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

Tra questi, gli Stati Uniti d'America si sono distinti come principale mercato di provenienza, con 10,4 mila pernottamenti (18,7% dei pernottamenti dei residenti all'estero) e una crescita su base annua del 19,5%.

Seguono la Spagna, con 9,3 mila pernottamenti (16,8%), anche se ha registrato una variazione negativa dello 0,4% su base annua, e la Germania con 8,6 mila pernottamenti (15,4%), anch'essa con un calo dell'1,5% su base annua.

Il Canada è stato il mercato che è cresciuto di più rispetto a dicembre 2022 (38%), seguito dalla Norvegia (33,6%).

Svezia (-48,7%), Danimarca (-46,0%) e Paesi Bassi (-43,0%) hanno registrato le maggiori diminuzioni su base annua.

Il settore alberghiero ha rappresentato il 64% di tutti i pernottamenti (77,2 mila) a dicembre, seguito dagli alloggi locali, con il 32,9% (39,7 mila), e dal turismo nelle aree rurali, con il 3% (3,7 mila).