Oltre alle trappole, il Comune di Covilhã, nel distretto di Castelo Branco, vuole creare una propria piattaforma di monitoraggio per combattere e controllare la specie invasiva vespa velutina, nota anche come calabrone asiatico. La piattaforma consentirà ai suoi utenti di guardare una mappa e controllare i nidi primari e secondari di calabrone asiatico, oltre a verificare dove sono stati rilevati l'ultima volta.

Luís Marques, coordinatore della Protezione Civile municipale, ha dichiarato a Lusa che "ora abbiamo una nostra piattaforma municipale, oltre a SOS Vespa, che georeferenzia i nidi, dove possiamo raccogliere informazioni e scoprire dove abbiamo effettuato lo sterminio, dove si trovano, che tipo di nido, e faremo lo stesso per le trappole, per creare una banca dati municipale sulla vespa velutina", affermando che l'obiettivo principale è "cercare di catturare il maggior numero di vespe fondatrici, in modo che non compaiano nuovi nidi".

A causa della natura predatoria del calabrone asiatico e della sua capacità di uccidere le colonie di api da miele, gli apicoltori che possiedono colonie hanno subito perdite. Di conseguenza, il Comune di Covilhã, nell'ambito della riunione sulla Strategia comunale di lotta alla vespa velutina, ha deciso di distribuire 400 trappole agli apicoltori registrati, cinque per ciascuno di loro, che hanno iniziato ad agosto dello scorso anno. "Vogliamo assicurarci di riuscire a sterminare l'80% dei nidi entro 24 ore dalla segnalazione e il 100% dei nidi entro 48 ore dalla segnalazione", ha dichiarato Luís Marques.

L'obiettivo, secondo Luís Marques, è quello di reagire alle segnalazioni il più rapidamente possibile. 368 nidi sono stati distrutti dalla Protezione Civile Municipale di Covilhã lo scorso anno, rispetto agli 85 del 2022, "con un aumento del 400% rispetto all'anno precedente", ha dichiarato il portavoce. Gli esperti affermano che è ormai impossibile "porre fine a questa specie invasiva", per questo Luís Marques ha sottolineato l'importanza di adottare misure per "ridurre al minimo la sua proliferazione".