In questione è il recepimento nella legislazione nazionale della direttiva 2014/89/UE, per la quale Bruxelles ha aperto, nel luglio 2023, una procedura d'infrazione che impone al Portogallo di redigere e comunicare i piani di pianificazione dello spazio marittimo.
La normativa UE in questione prevedeva il termine del 31 marzo 2021, entro il quale gli Stati membri dovevano redigere i piani in questione e comunicarli entro tre mesi dalla loro pubblicazione, termine che il Portogallo non ha pienamente rispettato, con alcune acque marittime ancora da coprire.
Lisbona ha ora due mesi in più per conformarsi alla direttiva, pena il deferimento del caso alla Corte di giustizia dell'UE.