Tra le nuove misure vi è, ad esempio, l'eliminazione del contributo straordinario e la creazione di un nuovo ruolo di mediatore.

Ecco cosa sta cambiando:

L'obiettivo dell'Esecutivo, secondo le parole del Ministro della Presidenza, António Leitão Amaro, è quello di garantire "l'equilibrio tra i vari interessi, tra i proprietari di immobili, gli investitori in alloggi locali, i condomini e coloro che cercano un alloggio", evidenziando come "principi essenziali" delle nuove misure, il "decentramento della decisione e della regolamentazione" sull'attività di AL e "la revoca degli errori del precedente Governo, che ha punito un investimento importante per le nostre città e per il territorio nazionale".

Il Ministro riconosce che "è necessario, in molti territori, regolamentare la ricettività locale", osservando però che tale regolamentazione "deve essere differenziata" e "basata sul territorio", rispettando il "compromesso tra i vari interessi".


Cambiamenti nella ricettività locale


Revoca del contributo straordinario

Il diploma revoca il contributo straordinario del 15% sulle proprietà di alloggi locali, una delle misure più contestate del pacchetto Mais Habitação, approvato dal precedente governo socialista. La misura avrà effetto retroattivo al 31 dicembre 2023.


Abrogazione della fissazione del coefficiente di invecchiamento

Viene abrogata anche la fissazione del coefficiente di invecchiamento applicabile alle strutture ricettive locali ai fini del pagamento dell'Imposta Municipale sugli Immobili (IMI).


I condomini perdono poteri e i consigli decidono di nuovo

I condomini continuano a potersi opporre alle strutture ricettive locali, ma devono basare tale opposizione su "atti ripetuti e comprovati che disturbano il normale uso dell'edificio, nonché atti che causano disagi e si ripercuotono sul resto dei condomini".

Allo stesso tempo, i condomini, che attualmente possono, con i due terzi della percentuale (corrispondente al numero di condomini), rifiutare l'alloggio locale in edifici residenziali, dovranno ora richiedere "una decisione del presidente del consiglio comunale territorialmente competente".

Allo stesso tempo, il sindaco non potrà ordinare immediatamente la cancellazione della registrazione dell'alloggio locale e "invitare le parti a trovare un accordo".

In pratica, le autorità locali saranno ancora una volta responsabili della decisione di porre fine agli alloggi locali negli edifici residenziali.

Creazione di un mediatore per gli alloggi locali

L'idea è che i regolamenti comunali possano prevedere la nomina di un mediatore che affianchi il Comune nella gestione delle controversie tra residenti, proprietari di strutture AL e condomini, e che da questa negoziazione venga fuori una relazione con le misure proposte e le soluzioni da adottare.

L'Associazione portoghese delle aziende di gestione e amministrazione condominiale (APEGAC) è d'accordo con la creazione di un mediatore per le strutture ricettive locali, ma ritiene che questo dovrebbe essere obbligatorio e non facoltativo nei comuni con maggiore attività.

"Ritengo che la creazione della mediazione sia positiva, anche se idealmente non sarebbe solo raccomandata, ma obbligatoria per i comuni con un certo numero di abitazioni", afferma il presidente dell'APEGAC, Vítor Amaral, in dichiarazioni a Lusa.

La stessa legislazione faciliterà l'esenzione dall'IRS delle plusvalenze generate dalla vendita di una casa e reinvestite nell'acquisto di un'abitazione permanente. Inoltre, i lavoratori che si trasferiscono a più di 100 km di distanza potranno dedurre il costo del nuovo affitto dal reddito immobiliare ottenuto.