Secondo quanto riportato da Expresso, la causa è stata intentata da una società del gruppo, SIBS - Forward Payment Solutions (FPS), ed è stata depositata presso il Tribunale amministrativo del distretto di Lisbona il 15 gennaio.

Il problema è la diversa concezione che l'autorità di regolamentazione e la società sottoposta a vigilanza hanno di una normativa europea che mira a garantire, da un lato, che le operazioni effettuate da SIBS siano coperte dalla legislazione dell'UE - dato che vi erano transazioni provenienti dai servizi della rete Multibanco, come pagamenti per servizi o trasferimenti (tra cui MB Way), che non erano coperte - e, dall'altro, la separazione tra sistemi di pagamento e di elaborazione.

Nel corso di quasi tre anni, SIBS FPS ha attuato "un impegnativo piano di adeguamento dei propri servizi, che è stato completato alla fine del 2024, con un monitoraggio regolare da parte della Banca del Portogallo". Nel frattempo, però, l'autorità di regolamentazione ha aumentato i requisiti, rendendo impraticabile l'adeguamento, sostiene la società, che afferma di "non poter accettare la decisione della Banca del Portogallo" e si appella quindi ai tribunali.