"Questa ordinanza mantiene in vigore i valori applicati nell'anno 2024, che a loro volta erano gli stessi applicati nell'anno 2023", si legge nel diploma firmato dal Segretario di Stato per gli Affari Fiscali, Cláudia Reis Duarte, e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale.

Si tratta del valore medio di costruzione per metro quadrato, che nel 2023 è stato fissato a 532 euro, più il 25%, come definito dal Codice di Imposta Municipale sugli Immobili (CIMI), che ha portato ai suddetti 665 euro.

Il prezzo al metro quadro della costruzione è uno degli elementi che compongono la formula di calcolo per il sistema di valutazione degli immobili urbani e, di conseguenza, per la determinazione del loro valore di mercato imponibile (VTP), su cui viene applicata l'aliquota IPTU.

Pur essendo uno degli elementi che concorrono a determinare il VPT degli immobili, questo prezzo non viene applicato automaticamente e si riflette solo nelle nuove costruzioni o negli immobili soggetti a modifiche o ricostruzioni o a seguito di una nuova valutazione.

Il prezzo al metro quadro ai fini del valore base degli edifici costruiti è stato fissato a 600 euro nel 2003 e nel 2004, per poi passare a 612,5 euro nel 2005 e a 615 euro nel 2006, valore a cui è rimasto fino al 2008.

Nel 2009, a causa degli effetti della crisi economica e finanziaria che già cominciavano a farsi sentire, è sceso a 609 euro. Un anno dopo, ha registrato un nuovo calo, a 603 euro, livello in cui è rimasto congelato fino al 2018, per poi risalire a 615 euro nel 2019, valore che è rimasto fino al 2021. Nel 2022 è salito a 640 euro e l'anno successivo a 665 euro.