In un comunicato, il PJ afferma che i cinque giovani, di età compresa tra i 17 e i 21 anni, sono stati arrestati perché sospettati di "diversi reati di rapina aggravata, uso di un'arma da fuoco, possesso di un'arma proibita, traffico di narcotici e frode informatica".

Nella stessa nota, si spiega che i reati sono stati commessi "nei quartieri di Sintra, Amadora e Lisbona, tra luglio e novembre 2021", con i cinque detenuti sospettati di aver "formato una banda" per realizzare "piani di rapine a mano armata", prendendo di mira tassisti e utenti dei trasporti pubblici".

"I crimini sono stati realizzati utilizzando armi da fuoco ed estrema violenza fisica e psicologica, al fine di condizionare le varie vittime alla consegna, cioè, di denaro, telefoni cellulari e carte bancarie, attraverso i quali, in possesso dei rispettivi codici, hanno effettuato prelievi, trasferimenti e acquisti di beni e servizi", ha detto il PJ.

Oltre ai cinque arresti, il PJ ha effettuato tredici perquisizioni domiciliari, nelle residenze utilizzate dai sospetti, durante le quali sono state sequestrate "prove" e recuperati alcuni beni e oggetti di valore risultanti dai furti.

Il PJ informa anche che un sesto sospetto è già in detenzione preventiva "a causa di un'altra indagine della stessa natura".

"Con questa azione, la polizia giudiziaria ritiene di aver smantellato un importante gruppo criminale nell'area della Grande Lisbona", dice anche il PJ, indicando che circa 60 agenti sono stati coinvolti in questa operazione.