"Auchan conferma di essere stata informata della nota di illegalità emessa dall'Autorità della concorrenza nel caso in questione e naturalmente presenterà la sua contestazione ed eserciterà i diritti previsti dalla legge sulla concorrenza per far valere il diritto al contraddittorio in merito ai fatti presumibilmente imputati dall'AdC", afferma il gruppo in una dichiarazione scritta inviata alla Lusa.

Nella nota, la catena di supermercati assicura che le sue "pratiche non costituiscono gli atti imputati", garantendo che "in Auchan, tutti i processi di formazione e controllo dei suoi dipendenti sono assicurati internamente, al fine di evitare qualsiasi tipo di comportamento che possa risultare in violazione delle regole della concorrenza".

L'AdC ha annunciato di aver accusato le catene Modelo Continente, Pingo Doce e Auchan e la società Johnson & Johnson di "pratiche concertate per allineare i prezzi praticati ai consumatori nei supermercati".

"Dopo le indagini, l'AdC ha concluso che ci sono indicazioni che tre delle principali catene di supermercati presenti in Portogallo hanno utilizzato il rapporto commerciale con uno dei più importanti fornitori di prodotti per l'igiene e la cura personale per allineare i prezzi al dettaglio (PVP) dei prodotti, a scapito dei consumatori", si legge in un comunicato dell'AdC.

Secondo l'AdC, "i comportamenti indagati sono durati più di 15 anni, essendosi sviluppati tra il 2001 e il 2016" e, "se confermati, i comportamenti in questione sono molto gravi".