Secondo una dichiarazione congiunta dei Ministeri dell'Interno e della Giustizia e dei Segretari di Stato per la Digitalizzazione e la Modernizzazione Amministrativa e per gli Affari Europei, si tratta di cittadini britannici a cui era stato notificato nel 2022 il calendario per la raccolta dei loro dati biometrici in vista del rilascio del permesso di soggiorno in Portogallo.
Nella stessa nota si legge che il Portogallo ha attuato diverse misure per garantire che i cittadini britannici e le loro famiglie residenti nel territorio nazionale al 31 dicembre 2020 possano beneficiare dei diritti derivanti dal recesso del Regno Unito dall'Unione Europea (Brexit).
Secondo il comunicato, dopo una fase pilota del processo di rilascio delle carte di soggiorno svolta dal Servizio Stranieri e Frontiere(SEF), nelle Regioni Autonome delle Azzorre e di Madeira, in cui è stato rilasciato il 95% dei permessi di soggiorno richiesti, e per recuperare il ritardo causato dall'impatto della pandemia di Covid-19 sui servizi pubblici, nell'agosto 2022 la competenza per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno è stata estesa ad altri enti pubblici, ovvero l'Instituto dos Registos e do Notariado e gli Spazi del Cittadino.
"Oggi ci sono 28 stazioni di servizio, con un'attenzione particolare all'Algarve, che ne conta 10 a causa dell'alta concentrazione di gran parte della comunità britannica in questa regione. Per i cittadini impossibilitati a viaggiare a causa di disabilità fisiche, sono state garantite procedure che consentono alle squadre mobili del SEF di recarsi presso le rispettive abitazioni", ha annunciato il governo.
Nel comunicato congiunto si legge anche che, poiché il servizio dipende solo dalla programmazione da parte dei beneficiari stessi, 33.637 residenti britannici hanno già preso questo appuntamento e il 93,4% di coloro che hanno partecipato ha già ricevuto il permesso di soggiorno.
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