"Non ha senso che, quando gli attuali ispettori del SEF entreranno a far parte dell'ala speciale di investigazione penale della PJ, ci saranno ispettori con meno anni di esperienza che guadagneranno di più rispetto al personale trasferito che ha più anni di servizio", ha dichiarato il presidente del Sindacato delle carriere di ricerca e ispezione del SEF.
Questa settimana il Governo ha pubblicato il progetto di decreto legge che regola il trasferimento dei lavoratori dal SEF al PJ, all'Istituto dei Registri e dei Servizi Notarili (IRN) e alla futura Agenzia Portoghese per la Migrazione e l'Asilo (APMA) nell'ambito della ristrutturazione del SEF.
La nuova legge avvia la fase formale del processo di negoziazione sindacale, con il processo di eliminazione del SEF che si concluderà con l'approvazione finale in una riunione del Consiglio dei ministri.
Il sindacato degli ispettori ritiene che la bozza di decreto legge che regolerà il trasferimento degli ispettori dal SEF al PJ non garantisca il principio "uguale lavoro, uguale retribuzione", essendo una "linea rossa" che deve essere rispettata e della quale il sindacato "farà un punto d'onore nelle trattative con il Governo" che si svolgeranno d'ora in poi.
Acácio Pereira ha affermato che "gli ispettori del SEF trasferiti alla PJ saranno collocati nei livelli corrispondenti della carriera di investigazione penale speciale della PJ e, in questi livelli, gli anni di servizio che hanno già prestato come ispettori del SEF dovranno essere pienamente rispettati".
"Non ha senso che, all'interno degli stessi livelli della Polizia Giudiziaria, ci siano alcuni ispettori con meno anni di carriera che guadagnano di più di altri che hanno più anni di servizio, solo perché questi ultimi sono appena arrivati dal SEF", ha spiegato il leader. sindacale.
La carriera investigativa e ispettiva del SEF comprende attualmente circa 900 ispettori e quasi un centinaio di persone che hanno diritto alla pensione.
I lavoratori delle carriere generale e informatica dovrebbero essere distribuiti tra l'IRN e l'APMA.
La ristrutturazione del SEF consentirà agli ispettori di rimanere fino a due anni ai posti di frontiera aerei e marittimi, che diventeranno di competenza del PSP e del GNR.
Il Ministero dell'Amministrazione interna (MAI) ha spiegato, in una nota, che gli ispettori del SEF, nonostante siano stati trasferiti alla PJ, continueranno a svolgere le loro funzioni presso i posti di frontiera aerei e marittimi nell'ambito della transizione.
Secondo l'AMI, questi ispettori continueranno a formare gli elementi GNR e PSP nel controllo delle frontiere e avranno diritto alla retribuzione originale e al conteggio del tempo di servizio prestato in questo regime di assegnazione.
Con la ristrutturazione del SEF, le funzioni di polizia passeranno al PSP, al GNR e al PJ, mentre le attuali attribuzioni in materia amministrativa riguardanti i cittadini stranieri saranno esercitate dall'APMA e dall'Istituto di registrazione e notariato.
La ristrutturazione del SEF è stata decisa dal precedente Governo e approvata dall'Assemblea della Repubblica nel novembre 2021, dopo essere stata già rinviata due volte.