"Questo rallentamento si spiega in parte con l'effetto base derivante dall'aumento dei prezzi dei carburanti e dei prodotti alimentari, verificato nel marzo 2022", spiega l'INE.
L'indicatore dell'inflazione di fondo (indice totale al netto dei prodotti alimentari non lavorati e dell'energia) ha registrato una variazione del 7,0% (8,2% a febbraio).
La variazione dell'indice per i prodotti energetici è scesa a -4,4% (1,9% nel mese precedente), il primo valore negativo da febbraio 2021, e l'indice per i prodotti alimentari non lavorati è rallentato al 19,3% (20,1% nel mese precedente).
La variazione mensile dell'IPC è stata dell'1,7% (0,3% nel mese precedente e 2,5% a marzo 2022). La variazione media negli ultimi dodici mesi è stata dell'8,7% (8,6% a febbraio).
L'indice armonizzato portoghese dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato una variazione su base annua dell'8,0%, pari a 0,6 p.p. rispetto a quella registrata nel mese precedente e superiore di 1,1 p.p. rispetto al valore stimato da Eurostat per l'area dell'euro (a febbraio la differenza era di 0,1 p.p.).
A marzo i prezzi al consumo sono aumentati meno che nel mese precedente: 7,4% contro l'8,2% di febbraio.
pt_INE (@pt_INE) 13 aprile 2023
I prezzi dei prodotti energetici sono diminuiti (-4,4%) e i prodotti alimentari non trasformati sono diminuiti del 19,3% (20,1% nel mese precedente).https://t.co/rjx1dyahp1 pic.twitter.com/ya3J3OeGvB-
Escludendo gli alimenti non lavorati e i prodotti energetici, l'IPCA in Portogallo ha raggiunto una variazione su base annua dell'8,1% a marzo (8,0% a febbraio), superiore al tasso corrispondente per la zona euro (stimato al 7,5%).
L'IPCA ha registrato una variazione mensile del 2,0% (0,4% nel mese precedente e 2,6% nel marzo 2022) e una variazione media degli ultimi dodici mesi del 9,1% (8,9% nel mese precedente).