Secondo i conti dell'associazione ambientalista, i 10 maggiori inquinatori hanno aumentato le loro emissioni di gas serra (GHG) del 18% nel 2022.

Nel bilancio dell'evoluzione dal 2021 al 2022, l'associazione evidenzia "l'aumento significativo delle emissioni di alcune centrali termiche a gas naturale fossile per la produzione di energia elettrica e di quelle associate al trasporto aereo (associate al TAP), insieme a un aumento della raffinazione dei combustibili fossili".

La raffineria Sines di Petrogal è, per il secondo anno consecutivo, l'impianto più inquinante, avendo aumentato le emissioni del 16%, con i suoi 2,7 milioni di tonnellate che rappresentano il 5% delle emissioni ufficiali totali del Portogallo nel 2021.

L'associazione sostiene che le emissioni di Sines riflettono in parte l'assorbimento da parte della raffineria della produzione di Matosinhos, che ha chiuso.

"Galp continua ad essere un'azienda dedicata all'esplorazione e alla produzione di combustibili fossili, con più del doppio dei suoi investimenti dedicati ad essi rispetto agli investimenti nelle energie rinnovabili", avverte l'associazione.

Il comunicato sottolinea inoltre che il settore della raffinazione, la produzione di elettricità dalla combustione di gas naturale fossile, il cemento, il trasporto aereo e la produzione di olefine (idrocarburi) completano la "top 10" dei maggiori inquinatori del Paese.

Oltre alla raffineria di Sines, la lista stilata da Zero comprende la centrale a ciclo combinato Elecgás - Pego, con il 48% di emissioni in più rispetto al 2021, e al terzo posto la centrale a ciclo combinato Turbogás - Outeiro, che non ha aumentato le emissioni.

Seguono EDP - Centrale termoelettrica di Ribatejo, con il 51% di emissioni in più, Cimpor - Centro di produzione di Alhandra, con il 28% di emissioni in più, e al sesto posto TAP, che ha aumentato le emissioni del 91% rispetto al 2021.

In totale, le 10 aziende più inquinanti del Paese hanno emesso nel 2022 più di 12 milioni di tonnellate di anidride carbonica (12.0971.176), mentre nel 2021 ne avevano emesse 10,2 milioni, con un aumento del 18%.

"Queste cifre comporteranno molto probabilmente un aumento delle emissioni totali del Paese per l'anno 2022, che sono ancora in fase di inventario", afferma Zero.