L'ALEP - Associação do Alojamento Local in Portogallo ha presentato, mercoledì scorso, una petizione con 21.325 firme, assicurando che l'argomento sarà nuovamente discusso in plenaria. Secondo il regolamento in vigore, tutte le petizioni firmate da più di 7.500 cittadini sono obbligatoriamente discusse in plenaria e la programmazione della discussione ha un periodo massimo di 30 giorni.
Nella petizione, che "nasce dalla preoccupazione delle persone che lavorano nelle strutture ricettive locali, così come delle attività collegate che dipendono da esse", ci sono sei proposte che l'ALEP spera vengano accettate dalle parti.
Fin dall'inizio, i firmatari hanno come "proposta principale" l'"immediata eliminazione" del nuovo contributo straordinario per gli alloggi locali, affermando che questa tassa metterà a rischio l'attività di circa 70.000 operatori e "porterà le famiglie alla rovina". ALEP difende che si tratta di "una doppia tassazione, considerata abusiva e che renderà impraticabile il mantenimento dell'attività in tutte le aree, portando alla chiusura, o addirittura al fallimento, di molti operatori".
La petizione sostiene inoltre che "invece di revocare l'attuale sistema di opposizione dei condomini, creato nel 2018 dall'Assemblea della Repubblica", questo andrebbe "migliorato attraverso l'introduzione di un sistema di mediazione o di arbitrato, oppure attraverso la creazione della figura dell'AL provider comunale", in modo che "le registrazioni AL possano essere annullate solo nelle situazioni in cui si verifichino, in modo ripetuto e comprovato, inadempienze rispetto alle regole di utilizzo dell'edificio, facendo sempre in modo che la decisione finale sulla chiusura sia presa dal consiglio comunale".
I firmatari sono ancora contrari alla sospensione delle nuove registrazioni di alloggi locali e chiedono il mantenimento dei "meccanismi legali che attualmente esistono e che sono stati creati per questo scopo", difendendo che "i consigli sono, per eccellenza, gli enti con competenze per gestire i propri comuni e per articolare le politiche abitative con lo sviluppo delle diverse attività economiche che condividono lo stesso territorio".
Per quanto riguarda la creazione di un periodo di validità quinquennale per le registrazioni AL e le date per la rivalutazione della validità delle registrazioni, i firmatari chiedono, "come già avviene per gli insediamenti turistici", la creazione "di un sistema di ispezioni periodiche, che possono essere anche quinquennali, agli stabilimenti AL esistenti", per verificare "se continuano o meno a rispettare i requisiti legali e normativi a cui sono obbligati".
L'ALEP ha anche contestato, attraverso proteste, le proposte del Governo contenute in Mais Habitação.