Secondo un rapporto dell'ECO, i numeri del turismo in Algarve sono stati inferiori alle aspettative e a giugno è stata l'unica regione del Paese a registrare pernottamenti inferiori al 2019.

Il calo è stato registrato essenzialmente dai portoghesi, tuttavia l'Associação da Hotelaria de Portugal (AHP) sottolinea che la "riduzione è compensata dall'aumento dei prezzi medi", mentre l'Associação da Hotelaria, Restauração e Similares de Portugal (AHRESP) sottolinea all'ECO che l'Algarve potrebbe "allontanarsi dall'immagine di destinazione a basso costo" e che questo può essere raggiunto solo con "una minore pressione dei livelli di occupazione".

A giugno, l'Algarve ha registrato 2,26 milioni di pernottamenti, rimanendo la principale regione turistica del Paese in estate. Tuttavia, questo numero è inferiore del 7% rispetto al giugno 2019, prima della crisi pandemica. Mentre tutte le altre regioni hanno già superato i livelli registrati prima della pandemia, la regione dell'Algarve continua a rimanere indietro, secondo i dati diffusi dall'Istituto Nazionale di Statistica (INE).

Il calo dei pernottamenti nella regione dell'Algarve è compensato dai prezzi medi praticati "che sono aumentati in modo sostanziale", afferma Cristina Siza Vieira, vicepresidente esecutivo dell'Associação da Hotelaria de Portugal (AHP), secondo la quale il "bilancio del primo semestre è stato, in realtà, francamente positivo".

Un'opinione condivisa anche dal segretario generale dell'AHRESP, che sottolinea come, nonostante la diminuzione del numero assoluto di pernottamenti in Algarve, "l'aumento dei prezzi significa che il settore è al di sopra dei valori di fatturato rispetto al 2019". Per Ana Jacinto, questo indicatore "potrebbe dimostrare che la regione dell'Algarve sta investendo maggiormente per aumentare la qualità della sua offerta, che si riflette naturalmente sul prezzo".