Le organizzazioni non governative (ONG) Seas at Risk e Oceana hanno annunciato oggi che dei sette Stati membri analizzati - Portogallo, Germania, Danimarca, Spagna, Irlanda, Paesi Bassi e Svezia - solo quattro hanno presentato alla Commissione europea gli impegni presi in relazione agli obiettivi di protezione dell'ambiente marino.

Una valutazione degli impegni assunti dagli Stati membri in merito agli obiettivi di protezione dell'ambiente marino mostra che, oltre al ritardo nell'identificazione delle aree marine protette, Portogallo e Irlanda non hanno fornito alcuna informazione sull'eventuale aggiunta di nuove zone o territori marini con una protezione più rigorosa, che dovrebbe raggiungere il 10% nel 2030.

Tra gli Stati membri valutati, Germania, Danimarca, Spagna e Svezia hanno già presentato proposte nazionali di impegno, ma solo Danimarca e Svezia le hanno rese pubbliche.

Germania e Paesi Bassi hanno già raggiunto l'obiettivo del 30% di aree marine classificate come protette, pur non avendo inviato i loro piani all'esecutivo comunitario.

Le due ONG invitano la Commissione europea a rendere vincolanti gli obiettivi in questione nella prossima legislatura e gli Stati membri a rafforzare la volontà politica di rispettare questi standard ambientali.