Per l'Associazione degli Alloggi Locali in Portogallo(ALEP), le misure annunciate dal Governo sono positive, ma hanno dichiarato che dovranno ancora "aspettare e vedere".

In un'intervista rilasciata a Lusa, prima della presentazione ufficiale della Strategia abitativa, che comprende 30 misure per affrontare la crisi degli alloggi, Miguel Pinto Luz ha giustificato il cambiamento politico con l'intenzione di "rafforzare il ruolo dei comuni".

Riconoscendo che la LR "in qualche modo influisce sulle politiche abitative, sia che si tratti di offerta pubblica che di offerta privata", il Governo sottolinea di "credere nella capacità" dei consigli comunali di decidere.

"I comuni avranno voce in capitolo", ha sottolineato il ministro, aggiungendo che la decisione avrà "autonomia", anche se dovrà essere "conforme alla legislazione generale". Questo non significa che il Governo non sia d'accordo con il divieto di nuove licenze. "Il divieto, forse, a Lisbona, avrà senso", ammette il ministro, osservando però che "è una decisione che spetterà al consiglio comunale" della capitale.

"In altri luoghi non ha senso e, quindi, il potenziale e la competitività economica di queste regioni potrebbero andare persi. Noi non vogliamo questo", ha sottolineato.

"Aspettare e vedere", dice l'ALEP

Parlando con Lusa, Eduardo Miranda, presidente dell'ALEP, ha detto che, "in una prima analisi", l'associazione vede questa decisione "come qualcosa di positivo", sottolineando che alcune delle sue "principali preoccupazioni" si stanno riflettendo, in particolare "l'inversione di alcune misure che erano più punitive". "Ma ora dobbiamo aspettare una seconda fase, ovvero la presentazione della proposta più completa, in modo da poter capire esattamente cosa verrà proposto", ha detto.

"Noi difendiamo sempre il fatto che i consigli comunali debbano avere un ruolo nella definizione delle questioni gestionali. Mentre la legge nazionale definisce i requisiti di ciò che è necessario per AL, in modo che sia uguale in tutto il Paese, dal punto di vista del turismo, i consigli comunali potrebbero gestire il loro territorio" in caso di una concentrazione che potrebbe essere negativa.

"Aspettiamo di vedere come il Governo presenterà questa maggiore partecipazione delle Camere", ha aggiunto, considerando, in generale, questa prima misura "come qualcosa di sano", poiché sono i Comuni che "conoscono, quartiere per quartiere, la realtà meglio di chiunque altro".