Nel rapporto dell'Agenzia portoghese per l'ambiente(APA) sul riciclaggio per il 2022, la raccolta indifferenziata (rifiuti comuni) rappresenta il 77% dei rifiuti raccolti, mentre la raccolta differenziata (riciclaggio) rappresenta solo il 21%.

L'APA avverte che, nonostante alcuni miglioramenti nella raccolta differenziata, che è aumentata nell'ultimo decennio, il tasso di raccolta indifferenziata "rimane elevato" e che "è fondamentale invertire" la situazione.

Secondo i dati del rapporto, nel 2022 il vetro è stato il rifiuto più riciclato, rappresentando circa il 55% della raccolta, mentre la percentuale di plastica riciclata è solo del 22% e quella di carta e cartone del 47%.


Discariche

L'agenzia afferma che dei rifiuti urbani prodotti in Portogallo, la maggior parte - circa il 57% - viene depositata in discarica e solo il 16% viene avviato al riciclo.

La raccolta dei rifiuti indifferenziati rappresenta circa l'80% di quelli raccolti nel 2022, un indicatore "che nel corso degli anni non ha mostrato segni di miglioramento", nonostante gli investimenti fatti a questo scopo.

L'APA afferma inoltre che i rifiuti raccolti in modo indifferenziato hanno un "enorme potenziale" che viene poco utilizzato, in quanto destinato alla discarica o al recupero energetico.

Nuovi obiettivi

La direttrice esecutiva della Sociedade Ponto Verde, Ana Trigo Morais, sostiene che il Portogallo "ha fatto un lavoro notevole per quanto riguarda il riciclo degli imballaggi" e che il sistema "si è evoluto", ma ritiene che "sia necessario accelerare" perché il Paese "ha nuovi obiettivi da raggiungere".

"È essenziale motivare a generare ancora più azioni. Sono i cittadini a depositare i loro imballaggi nei punti di riciclaggio e, quindi, oltre ad avere a disposizione un servizio di qualità e conveniente, è necessario investire in campagne di prossimità e differenziazione, insegnando l'impatto positivo che questo gesto ha sul pianeta", sostiene.

Secondo gli obiettivi definiti dall'Unione Europea, gli Stati membri devono riciclare circa il 65% di tutti gli imballaggi immessi sul mercato entro la fine del 2025.