Nel comune di Idanha-a-Nova, la Fondazione Terra Agora ha avviato un nuovo progetto di ripristino ecologico che prevede la rigenerazione di un'area di 1.600 ettari. La fondazione è alla ricerca di nuovi progetti di tutela del territorio, supervisionati da un'organizzazione che cerca di ripristinarli a livello sociale e ambientale, coinvolgendo anche la popolazione locale.
Come ha spiegato Ivan Sellers, presidente del Consiglio di amministrazione della Fondazione Terra Agorà, "la nostra missione principale, dopo l'acquisizione del terreno, è trovare persone e comunità che si dedichino alla sua conservazione e rigenerazione per le generazioni a venire. La Fondazione agisce come una fondazione, assicurando loro tutto il sostegno necessario per creare e realizzare progetti di grande impatto ecologico e socioeconomico".
Con il sostegno dell'Unione europea (UE), la fondazione portoghese si dedica al ripristino e al miglioramento dei paesaggi naturali del Paese. Le prime iniziative della fondazione, tra cui il progetto Idanha-à-Vida, supervisionato da PlantarFuturo, sono già iniziate. L'obiettivo a lungo termine di questa iniziativa, anch'essa creata dall'azienda PlantarFuturo, è quello di unire le risorse e le conoscenze del gruppo per sostenere il benessere ecologico, sociale ed economico e la rigenerazione di quella particolare bioregione.
Come ha sottolineato Flávio Sambento, responsabile del progetto Idanha-à-Vida, "Il progetto Idanha-à-Vida conta attualmente un team di nove professionisti che si dedicano a diverse attività di rigenerazione. Nell'ambito del ripristino ecologico, ci siamo dedicati alla riforestazione del territorio e alla produzione di olio d'oliva biologico con l'integrazione di animali da pascolo. Per quanto riguarda l'aspetto socio-economico, attraverso attività artistiche, incontri e laboratori, cerchiamo di salvare le tradizioni e rafforzare i legami umani".