Il Ministro della Presidenza, António Leitão Amaro, ha dichiarato che il Governo, "di concerto con il Presidente della Repubblica, ha deciso di dichiarare una giornata di lutto nazionale, venerdì 20, per esprimere a nome del popolo portoghese il nostro profondo rammarico e la nostra solidarietà alle tragiche vittime dei grandi incendi che hanno colpito il Portogallo, nel centro e nel nord del Paese, durante questa settimana".

Il Ministro ha esteso le sue parole di rammarico e solidarietà alle famiglie delle vittime, alle loro comunità e ai vigili del fuoco.

"Sono caduti in particolare in combattimento. Come dice il loro motto, hanno dato la loro vita per la nostra vita in difesa della vita degli altri, della proprietà, della natura, del nostro Paese. Siamo molto grati per questa lotta. Proviamo grande pena e dolore, condiviso dal popolo portoghese, per la perdita di vite umane causata dai grandi incendi di questa settimana", ha dichiarato Leitão Amaro.

Il ministro ha anche ringraziato "tutti coloro che stanno ancora combattendo" e ha assicurato al governo una "risposta rapida per il recupero e il sostegno alle popolazioni colpite, alle aziende, alle autorità locali, ai vigili del fuoco e a tutti coloro che hanno sofferto più da vicino per questi grandi incendi".

L'ultima volta che il Governo ha proclamato il lutto nazionale è stato il 31 agosto, in onore del GNR morto in un incidente che ha coinvolto un elicottero antincendio precipitato nel fiume Douro, a Lamego.

La legge di precedenza del Protocollo dello Stato portoghese stabilisce che "il lutto nazionale è proclamato per la morte del Presidente della Repubblica, del Presidente dell'Assemblea della Repubblica e del Primo Ministro, nonché per gli ex Presidenti della Repubblica, così come per la morte di una persona o per il verificarsi di un evento di eccezionale rilevanza".

Sette persone sono morte e 161 sono rimaste ferite a causa degli incendi che da domenica imperversano soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro del Paese, nei distretti di Aveiro, Porto, Vila Real, Braga, Viseu e Coimbra, e che hanno distrutto decine di case.

L'Autorità nazionale di emergenza e protezione civile(ANEPC) ha registrato cinque morti, escludendo dal conteggio due civili deceduti per un malore improvviso.

L'area bruciata nel Portogallo continentale da domenica supera i 121 mila ettari, secondo il sistema europeo Copernicus, che mostra come nelle regioni del Nord e del Centro siano già bruciati più di 100 mila ettari, l'83% dell'area bruciata nell'intero territorio nazionale.