È nel gruppo dei bambini e dei giovani che il rischio di tasso di povertà è peggiorato maggiormente, così come nelle famiglie con figli a carico, spiega Pordata, in un comunicato, evidenziando "il maggior aumento del tasso di intensità della povertà nell'ultimo decennio".

"Guardando all'intensità della povertà, si registra il maggior aumento dal 2012, di 3,9 punti percentuali, raggiungendo il 25,6% nel 2022 (21,7% nel 2021)", osservano i tecnici del database della Fondazione Francisco Manuel dos Santos.

Il tasso di intensità della povertà misura la distanza tra il reddito mediano della popolazione a rischio di povertà rispetto al valore della soglia di povertà, ovvero la profondità della povertà.

"In Portogallo, la metà dei poveri aveva, nel 2022, un reddito monetario disponibile del 25,6% inferiore alla soglia di povertà, e questa profondità è aumentata rispetto al 2021", si legge nel documento diffuso da Pordata, in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della povertà.

Un lavoratore su 10 è povero, il che va considerato "un fattore di preoccupazione".

L'incidenza della povertà nel gruppo dei disoccupati, che era diminuita tra il 2020 e il 2021, è aumentata di nuovo: 3,3 punti percentuali, rispetto al 2021.

Secondo Pordata, si tratta di "uno dei maggiori aumenti dell'ultimo decennio", ad eccezione dell'anno della pandemia.

In un'analisi dell'evoluzione della povertà e dei fattori associati, Pordata ha anche evidenziato che nel 2023 il Portogallo vedrà il prezzo di acquisto delle case più che raddoppiare rispetto al 2015, ben al di sopra del valore registrato a livello di Unione Europea, pari al 48%.

"Confrontando questo aumento con la variazione della retribuzione media dei dipendenti, vediamo che, rispetto al 2015, gli stipendi in Portogallo sono aumentati del 35%, ben al di sotto dell'aumento del 105% delle abitazioni", hanno rilevato gli statistici.

Quasi il 40% della popolazione vive in famiglie che non hanno la possibilità di sostituire i mobili o di pagare una settimana di vacanza.

Allo stesso modo, il 30,5% della popolazione non è in grado di far fronte a una spesa imprevista senza ricorrere a un prestito.

La valutazione di Pordata si basa sui dati più recenti resi disponibili dall'Istituto Nazionale di Statistica(INE).

Il comfort termico delle abitazioni continua ad essere un punto critico, poiché nel contesto europeo il Portogallo spicca in negativo, riportando, insieme alla Spagna, "la più alta percentuale" di persone che vivono in famiglie senza la capacità di mantenere la propria casa adeguatamente riscaldata: 20,8%, cioè una persona su cinque. All'estremità opposta della classifica europea si trova il Lussemburgo, dove solo il 2,1% degli abitanti segnala questa difficoltà economica.

Quasi un terzo delle famiglie monoparentali con figli a carico vive con meno di 591 euro al mese.

Il Portogallo conta 2,1 milioni di poveri.