Questo perché nel periodo in questione, tra il 2003 e il 2023, i mutuatari hanno optato principalmente per prestiti bancari indicizzati ai tassi di interesse Euribor con un tasso variabile, secondo le stime dell'Associazione Bancaria Portoghese(APB).

Secondo Vítor Bento, presidente dell'APB, "nei 21 anni trascorsi tra il 2003 e il 2023, la differenza tra i tassi d'interesse del sistema bancario portoghese e quelli dell'Area Euro è stata di circa 0,9 punti percentuali, il che, se applicato al saldo medio del credito immobiliare in questo periodo, suggerisce un risparmio cumulativo di oneri per le famiglie portoghesi di circa 20 miliardi di euro (circa un miliardo all'anno, in media), cioè circa 1/3 degli interessi pagati."

L'idea è stata lasciata da Vítor Bento alla conferenza per il 40° anniversario dell'APB, dedicata al tema "Il ruolo delle banche nello sviluppo economico-sociale", scrive ECO.

Citato dalla pubblicazione, il presidente dell'APB ha spiegato che i risparmi ottenuti dalle famiglie portoghesi nel periodo in questione si sono verificati soprattutto perché c'era una "preferenza per il tasso variabile". Una preferenza "che le circostanze hanno favorito fino a pochissimo tempo fa", prima che la Banca Centrale Europea(BCE) iniziasse ad alzare i tassi di interesse.