In un progetto di relazione sullo Stato di diritto nell'UE, presentato al Parlamento europeo e che ora sarà votato, Ana Catarina Mendes raccomanda che "la Commissione e gli Stati membri monitorino le interferenze straniere, in particolare l'uso dei social network a fini di manipolazione malevola, compreso il loro uso da parte di individui come Elon Musk, per influenzare l'opinione pubblica e diffondere disinformazione in Europa".

Per la parlamentare socialista, "la Commissione deve garantire che lo Stato di diritto sia correttamente applicato nelle istituzioni dell'UE".

Nel documento, Ana Catarina Mendes esprime "preoccupazione per le interferenze straniere negli Stati membri", classificando come "inaccettabili" i tentativi di Elon Musk di "utilizzare le piattaforme mediatiche per manipolare l'opinione pubblica" nello spazio comunitario.

Con Elon Musk che controlla la piattaforma X (ex Twitter) e dopo che Meta (proprietaria di Facebook e Instagram) ha rimosso i meccanismi di fact-checking, l'eurodeputato del PS chiede l'intervento dell'esecutivo dell'UE, l'istituzione responsabile del monitoraggio dell'applicazione delle recenti leggi sul fact-checking. Servizi e mercati digitali, rivolta alle grandi piattaforme.

"Attacco diretto alla democrazia"

"La Commissione europea e gli Stati membri devono utilizzare tutti gli strumenti legali disponibili per rispondere all'uso delle piattaforme dei social media per manipolare l'opinione pubblica. Le manipolazioni sistematiche sono un'interferenza deliberata e un attacco diretto alla democrazia", ha dichiarato Ana Catarina Mendes in un comunicato.

L'UE è diventata, dalla fine dello scorso agosto e dopo un periodo di adattamento, la prima giurisdizione al mondo con regole per le piattaforme digitali come X, Facebook e Instagram, che sono ora obbligate a rimuovere i contenuti illegali.

Questi obblighi sono dovuti all'introduzione del Digital Services Act nell'UE, in base al quale la Commissione ha definito 19 piattaforme online molto grandi, con 45 milioni di utenti attivi mensili, che dovranno rispettare le nuove regole.

La nuova legge sui servizi digitali è stata creata per tutelare i diritti fondamentali degli utenti online ed è diventata una normativa unica nel suo genere per lo spazio digitale, che ritiene le piattaforme responsabili di contenuti illegali e dannosi, compresa la disinformazione.

Le aziende che non rispettano le nuove leggi potrebbero incorrere in multe commisurate alle loro dimensioni.