Da questo mese i genitori possono farlo online, attraverso Previdência Direta, una nuova funzionalità finanziata dal Recovery and Resilience Plan (RRP).
"La Previdenza Sociale dispone di un nuovo servizio che consente di richiedere questa prestazione in modo più semplice, veloce e sicuro, senza la necessità di recarsi presso un centro di assistenza clienti", si legge in una nota pubblicata sul sito web della Previdenza Sociale.
Per effettuare la richiesta, i genitori devono accedere a Previdência Direta e, nel menu "famiglia", selezionare l'opzione "genitorialità". In quest'area, devono scegliere l'opzione "registrazione della richiesta" e poi "indennità parentale estesa". "Dopo la registrazione, è possibile monitorare l'avanzamento della richiesta", spiega l'INSS.
Questa funzione è utile per chi vuole ricevere il sussidio sia a tempo pieno che a tempo parziale. "È stata sviluppata nell'ambito del PRR, per registrare i diversi tipi di questo sussidio con maggiore comodità ed efficienza, consentendo di concentrarsi su ciò che conta davvero", sottolinea la Sicurezza sociale.
L'indennità parentale estesa è un sussidio concesso al padre, alla madre o a entrambi per una durata massima di tre mesi. Può essere percepito consecutivamente, alternativamente o contemporaneamente, consentendo ai genitori di avere "più tempo per prendersi cura del bambino fino all'età di sei anni".
Nei mesi scorsi il Parlamento aveva discusso una proposta popolare per aumentare il congedo parentale iniziale, ma la fine anticipata della legislatura ha fatto saltare questa proposta. In un ultimo sforzo, Bloco de Esquerda, PCP, Livre e PAN hanno comunque chiesto che le votazioni sulle specifiche dell'estensione del congedo parentale si svolgessero questo venerdì in plenaria, ma PSD, CDS (entrambi con voti contrari) e PS (con astensioni) lo hanno impedito.
I cittadini hanno comunque raccolto nuove firme affinché la proposta possa essere discussa nuovamente in Assemblea nella prossima legislatura.
Il ministro del Lavoro Maria do Rosário Palma Ramalho ha avvertito, tuttavia, che l'espansione proposta potrebbe peggiorare la disuguaglianza di genere, poiché la maggior parte dell'assistenza all'infanzia spetta ancora alle donne, danneggiandole nel mercato del lavoro.