In risposta al settore tessile, che è uno dei maggiori inquinatori al mondo, i ricercatori hanno lavorato a una nuova tecnologia. Jorge Pereira, professore presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie dell'Università di Coimbra(FCTUC), ha rivelato che l'obiettivo principale del progetto è "consentire all'industria di ridurre il consumo di acqua".

Il progetto, denominato "CirRe-Dyeing", dovrebbe durare fino al 2025 e vi lavorano circa due dozzine di ricercatori dell'UC e di diverse istituzioni partner. La nuova tecnologia sviluppata presso la Facoltà di Scienze e Tecnologie dell'Università di Coimbra è attualmente "in fase di protezione intellettuale". Ciò significa che sono previsti diritti esclusivi per gli inventori sulle idee creative alla base di questo nuovo progetto tecnologico.

In una dichiarazione inviata a Lusa, l'Università di Coimbra ha sottolineato che l'obiettivo principale del progetto è quello di creare una piattaforma circolare che permetta di riutilizzare non solo le fibre e i coloranti per tessuti, ma anche l'acqua presente negli effluenti. Come aggiunge Jorge Pereira, "attualmente l'industria tessile è tra i cinque maggiori inquinatori al mondo, soprattutto in termini di consumo di acqua. Secondo le previsioni, entro il 2030 ci sarà un aumento della produzione tessile di circa 145 milioni di tonnellate".

Come hanno detto i ricercatori, la futura piattaforma potrà essere utilizzata ovunque nel mondo e servirà diversi settori industriali in modo ecologico, ma anche economico e sociale. Come conclude Jorge Pereira, "crediamo che questa tecnologia abbia un enorme potenziale per l'implementazione a livello industriale e, con il sostegno delle industrie tessili portoghesi, può passare a prove pilota e contribuire, nell'immediato futuro, a un trattamento più efficiente ed ecologico dei loro effluenti contaminati da coloranti".