Simão Silva, Letícia Correia e Inês Andrade sono tre studenti che, insieme all'insegnante di portoghese Carla Santos Pousa, hanno creato "Abrace a Diversidade", dopo un lavoro di espressione orale presentato in classe. Come elemento di valutazione, gli studenti devono fare una presentazione su una causa con cui si identificano. Così, "Simão, avendo una disabilità motoria, ha deciso di scegliere la causa della lotta contro l'abitudinarietà". Dopo la presentazione del lavoro, l'insegnante responsabile "si è sentita toccata", come descritto a The Portugal News, avendo sfidato gli studenti a creare un progetto che potesse servire come "causa che va oltre Simão e include tutta la nostra società".

Oltre al suggerimento della professoressa Carla Pousa, gli studenti hanno rivelato a The Portugal News che la necessità di creare il progetto è nata dal fatto che l'ableismo "è un argomento poco discusso, analizzato e persino sconosciuto dalla maggior parte della popolazione, che non ha idea della realtà e delle difficoltà che le persone con disabilità affrontano quotidianamente". Pertanto, tra i vari obiettivi di "Abrace a Diversidade" c'è il desiderio di "cancellare le barriere esistenti e sviluppare una società con pari opportunità e condizioni per tutti noi, che abbiamo una disabilità o meno".

Per il gruppo, "la diversità è qualcosa che merita l'attenzione e il rispetto di tutti e per questo è necessario intraprendere azioni come l'apertura al dialogo costruttivo sulle questioni legate alla diversità". Per questo vengono svolte diverse opere di sensibilizzazione, come l'educazione, attraverso azioni svolte nelle scuole, come conferenze, o anche con una semplice pubblicazione online, sempre con l'obiettivo di "creare un ambiente più inclusivo e diversificato".

"Abrace a Diversidade" è un progetto che mira a "rendere la società e il mondo uno spazio rispettoso", che possa accogliere in modo sano tutti gli esseri umani "a prescindere dalle loro differenze o limitazioni", dove sia per tutti, chiunque si senta bene e felice di essere al mondo.


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Deeply in love with music and with a guilty pleasure in criminal cases, Bruno G. Santos decided to study Journalism and Communication, hoping to combine both passions into writing. The journalist is also a passionate traveller who likes to write about other cultures and discover the various hidden gems from Portugal and the world. Press card: 8463. 

Bruno G. Santos