In risposta a Lusa, l'ufficio del segretario generale del Sistema di Sicurezza Interna ha risposto solo che "la situazione verificata ieri [domenica] è stata ristabilita nelle prime ore del mattino".
In una dichiarazione rilasciata domenica sera, il Sistema di Sicurezza Interna (SSI) ha affermato che "le autorità di frontiera (SSI/UCFE, GNR e PSP) hanno individuato limitazioni nell'uso del sistema di controllo di frontiera".
Durante queste limitazioni, "dopo un'analisi dettagliata e un intervento immediato, sono stati identificati problemi energetici che hanno interessato il raffreddamento del 'datacenter' dell'AIMA, a Tagus Park (Oeiras), dove sono in funzione i sistemi 'legacy' (ereditati dal precedente SEF)".
Questi problemi "avranno interessato diversi sistemi informativi, tra cui alcuni sistemi di controllo delle frontiere", si legge nella nota.
Alla luce della situazione, il Sistema di Sicurezza Interna, "in collaborazione con l'AIMA, le forze di controllo delle frontiere (GNR e PSP) e i membri competenti del Governo, ha dato a questa situazione la massima priorità e urgenza e sta collaborando con le entità europee competenti, seguendo le procedure stabilite per questi casi".
"In nessun momento è stata messa in discussione la sicurezza delle frontiere esterne dell'Unione Europea o la regolarità dell'ingresso nel territorio nazionale", ha assicurato la SSI nella stessa nota.
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