Secondo una dichiarazione rilasciata dal Consiglio Superiore, il 9 luglio è stato deciso un rafforzamento delle risorse in considerazione della necessità di "adottare misure urgenti per rafforzare la capacità di risposta del tribunale, durante il periodo di vacanza giudiziaria, e garantire, durante questo periodo, l'efficacia della tutela giudiziaria dei diritti fondamentali dei cittadini che vi ricorrono".

Dopo aver consultato i giudici di tutti i tribunali amministrativi e tributari, questi hanno espresso "in modo schiacciante" la loro disponibilità a lavorare durante le vacanze giudiziarie, ha dichiarato il Consiglio superiore dei tribunali amministrativi e tributari(CSTAF).

Così, questo organo ha stabilito "che per la fornitura del servizio urgente che deve essere svolto durante le vacanze giudiziarie in relazione ai processi del 6° tipo del Tribunale del Circolo Amministrativo di Lisbona (TAC), relativi alle richieste di permessi di soggiorno, in fase decisionale, nel periodo compreso tra il 16 luglio e il 31 agosto 2024, sono inclusi i giudici di diritto e i giudici di diritto, in tirocinio, che hanno espresso questa disponibilità, per un totale di 136 giudici".

Il Consiglio fa riferimento al "volume anomalo di servizio" presso la TAC di Lisbona dovuto a questi processi specifici, che "si è riflesso in un significativo arretrato di cause" e che è prevedibile che le misure di gestione già adottate in questo tribunale "non saranno sufficienti a garantire il normale funzionamento del turno estivo", giustificando così il rafforzamento del numero di giudici di turno durante le vacanze giudiziarie.

In base alla stessa delibera, i casi saranno distribuiti in modo casuale tra i giudici selezionati.

Il CSTAF esprime inoltre "una parola di elogio e di apprezzamento per i giudici che si sono resi disponibili, volontariamente e con alto senso di responsabilità, per garantire l'efficienza di questa giurisdizione nella difesa dei diritti fondamentali".

Secondo una risoluzione del Consiglio dei Ministri, il Governo ha creato una struttura di missione per risolvere i 400.000 processi di legalizzazione dell'immigrazione pendenti presso l'Agenzia per l'Integrazione, la Migrazione e l'Asilo (AIMA), con l'aspettativa che 300 lavoratori possano essere assunti a tale scopo.

La risoluzione autorizza l'assunzione di un massimo di 100 specialisti, 150 assistenti tecnici e 50 assistenti operativi per le due squadre di missione.