"Nel 2025 i lavoratori di Madeira riceveranno 65 euro in più, con la regione che sostiene il più grande aumento salariale del Paese, al di sopra degli 870 euro del salario minimo nazionale e dei 913,50 previsti per le Azzorre", afferma la Segreteria regionale per l'inclusione, il lavoro e la gioventù.

In un comunicato diffuso dopo una riunione della Commissione permanente di coordinamento sociale, che si è svolta a Funchal, la segreteria presieduta da Ana Sousa chiarisce di aver deciso di portare avanti la proposta di un salario minimo regionale di 915 euro, dopo aver sentito le parti sociali.

La proposta dell'esecutivo di minoranza socialdemocratica ha ricevuto i voti favorevoli dell'Associazione dell'Industria Edile di Madeira (ASSICOM), dell'Unione Generale dei Lavoratori (UGT/Madeira) e dell'Unione dei Sindacati Indipendenti (USI).

L'Associazione commerciale e industriale di Funchal-Camera di commercio e industria di Madeira (ACIF-CCIM), l'Associazione degli agricoltori di Madeira e l'Unione dei sindacati di Madeira (USAM) hanno votato contro.

"La regione ha praticato aumenti medi superiori al 3% rispetto al salario minimo stabilito a livello nazionale, a riprova dell'impegno del Governo statale a mantenere una politica equilibrata e coerente di aumento del valore della retribuzione minima mensile garantita, migliorando le condizioni di vita dei lavoratori e la valorizzazione del lavoro", evidenzia il Segretario per l'Inclusione, il Lavoro e la Gioventù, citato nel comunicato.

Ana Sousa ribadisce l'intenzione dell'esecutivo di Madeira di "mantenere questa strategia continua di rivalutazione dei salari", evidenziando che il salario minimo regionale è aumentato del 78%, pari a 400 euro, dal 2015, anno in cui il socialdemocratico Miguel Albuquerque ha assunto la presidenza del governo.