"Le informazioni sui primi documenti unici di raccolta [DUC], relativi ai cittadini timoresi che hanno richiesto il rinnovo del permesso di soggiorno CPLP [Comunità dei Paesi di lingua portoghese], presentavano un errore nell'identificazione della tassa da pagare", ha dichiarato l 'AIMA in risposta a Lusa.

La dichiarazione arriva dopo l'annuncio di un raduno di timoresi giovedì, davanti alle strutture dell'AIMA a Lisbona, con lo slogan "Anche Timor è CPLP! No alla discriminazione", per protestare contro il fatto che a questi cittadini vengano addebitati importi notevolmente superiori a quelli pagati dagli altri immigrati della comunità.

Dal 14 febbraio a oggi, agli immigrati timoresi è stato inviato un DUC del valore di 397,90 euro per il rinnovo del permesso di soggiorno CPLP, quando l'importo da pagare per i cittadini di questa comunità è di 56,80 euro.

Tuttavia, l'AIMA ha assicurato che la svista è già stata corretta e che tutti i cittadini timoresi sono stati contattati, via e-mail, "allo scopo di rendere operativa la restituzione dell'importo eventualmente pagato in eccesso".

L'agenzia per l'immigrazione non è stata in grado di dire quanti immigrati abbiano pagato la tassa sbagliata o quando il denaro verrà loro restituito.

In una dichiarazione degli organizzatori della manifestazione si legge che "non si capisce come sia stato possibile commettere un tale 'errore'. Né si capisce come l'AIMA abbia impiegato quasi tre settimane per riconoscerlo. Né si capisce come mai l'unica comunicazione dell'AIMA in merito si sia limitata a una lettera inviata agli immigrati in questione in cui si chiedeva di inviare una mail per poter procedere al rimborso".

L'AIMA nega che gli immigrati timoresi debbano contattare l'agenzia per ottenere il rimborso.

Un'altra questione sollevata durante la manifestazione è la "discriminazione a cui sono stati sottoposti questi immigrati" che "si estende anche ai processi di manifestazione di interesse (richiesta di permesso di soggiorno ai sensi degli articoli 88 e 89 della legge 23/2007 del 4 luglio)", indicano gli organizzatori della protesta.

Secondo il documento inviato a Lusa, "i timoresi hanno ricevuto una notifica di pagamento delle tasse dovute per un importo di 397,90 euro, mentre ai restanti immigrati provenienti dai Paesi CPLP sono stati addebitati 56,80 euro".

"In questo contesto, l'AIMA deve anche restituire, al più presto, i soldi ai timoresi che hanno pagato 397,90 euro per il permesso di soggiorno tramite manifestazione di interesse", ha chiesto l'organizzazione della manifestazione.

La CPLP è composta da Angola, Brasile, Capo Verde, Guinea-Bissau, Guinea Equatoriale, Mozambico, Portogallo, São Tomé e Príncipe e Timor Est.