"Al momento, ci sono circa 700.000 domande di cittadinanza portoghese in attesa di analisi, un numero che si prevede aumenterà significativamente nel prossimo futuro, dato l'annuncio del Governo riguardo alle modifiche alla Legge sulla Nazionalità, approvate nell'ultima riunione del Consiglio dei Ministri, che ha portato a un forte aumento delle nuove domande, presentate da coloro che cercano ancora di beneficiare del regime giuridico in vigore", ha dichiarato l'STRN in un comunicato.

Secondo i dati del sindacato, la crescita del numero di nuove domande si è verificata in tutto il Paese, sia "nelle presentazioni online --- effettuate da avvocati e procuratori --- sia di persona, presso i vari punti di servizio: ufficio centrale del Registro, Archivio Centrale di Porto e altri Uffici dello Stato Civile in tutto il Paese".

"La vera e propria 'corsa' agli uffici anagrafici sta esercitando una pressione insostenibile su servizi già al collasso, aggravata da una critica carenza di risorse umane, stimata intorno al 40% al di sotto delle reali necessità", ha denunciato il sindacato.

Secondo l'STRN, mancano 266 cancellieri e i 120 in formazione saranno pronti a entrare in servizio solo alla fine del 2026. Il sindacato afferma che mancano anche 1.867 ufficiali di anagrafe e avverte che solo la metà dei 240 posti vacanti recentemente messi a concorso sono stati occupati "a causa della scarsa attrattiva delle carriere". Inoltre, ogni mese si verificano decine di pensionamenti senza che vi siano sostituzioni immediate.

Per il periodo estivo, il sindacato prevede che le ferie dei dipendenti saranno un fattore di peggioramento dell'arretrato.

L'STRN parla anche di "vincoli tecnologici", denunciando che "la piattaforma informatica creata per la presentazione dematerializzata delle domande di cittadinanza, finanziata dal Recovery and Resilience Plan (RRP), ha presentato gravi difetti fin dalla sua implementazione, senza alcuna soluzione in vista" e che l'interoperabilità con l'Agenzia per l'Integrazione, la Migrazione e l'Asilo "ha continuato a funzionare con gravi limitazioni per oltre un anno".

Una "tempesta perfetta"

"Ognuno di questi problemi, di per sé, sarebbe già abbastanza preoccupante. Insieme, costituiscono una tempesta perfetta, con un grave impatto sulla qualità e sui tempi di erogazione di un servizio pubblico essenziale per i cittadini e le imprese. Nonostante gli instancabili sforzi di cancellieri e conservatori, sta diventando umanamente impossibile contenere i ritardi e il numero di processi pendenti continua ad aumentare vertiginosamente", ha dichiarato il sindacato.

La struttura sindacale sottolinea inoltre la situazione "caotica e senza precedenti" nella storia dell'Istituto dei Registri e del Notariato(IRN), che ha già portato alla "rottura totale" e alla chiusura temporanea degli uffici notarili.

A fine maggio, il ministro della Giustizia, Rita Alarcão Júdice, ha annunciato che sarà bandito un concorso per circa 400 posti vacanti per l'IRN e ha ribadito l'intenzione di rivedere le carriere.