"È possibile che il Portogallo, oltre alla pressione interna, inizi a importare inflazione, quindi l'inflazione potrebbe avvicinarsi al 4%", ha detto Pedro Lino, economista e presidente esecutivo (CEO) di Optimize Investment Partners.
L'aumento dell'inflazione negli ultimi mesi ha generato un dibattito tra i decisori politici e istituzionali per capire se questo sarà un fenomeno transitorio, aumentando la pressione sui tempi per il ritiro degli stimoli da parte delle banche centrali.
Il tasso di inflazione su base annua nella zona euro ha raggiunto la barriera del 5% a dicembre, un nuovo massimo dall'inizio della serie nel 1997, sopra il 4,9% di novembre e il -0,3% di dicembre 2020, secondo i dati Eurostat. Nell'Unione Europea è proseguita la tendenza al rialzo dei prezzi, confrontando il 5,3% di dicembre 2021 con il 5,2% del mese precedente e lo 0,3% dello stesso periodo dell'anno scorso.
Il Portogallo ha registrato un tasso di inflazione su base annua a dicembre del 2,8%, il secondo più basso tra i paesi dell'Unione Europea, con Malta che ha registrato un tasso del 2,6% e la Finlandia del 3,2%. I più alti sono stati registrati in Estonia (12%), Lituania (10,7%) e Polonia (8,0%).
"Ammetto che questa zona del 5%-5,5% [nella zona euro] dovrebbe segnare il massimo, ma non mi aspetto che l'inflazione scenda molto rapidamente, soprattutto per l'effetto dei prezzi dell'energia", anticipa Filipe Garcia, economista e presidente del FMI - Informazioni sui mercati finanziari.
L'economista ritiene che l'aumento in Portogallo non dovrebbe essere così forte come quello della media dei paesi della moneta unica e che il paese "non dovrebbe superare [la barriera massima] del 4%, se ci arriviamo", anche se si aspetta a gennaio un "numero forte".
Per Paulo Rosa, economista senior del Banco Carregosa, il peggio potrebbe essere passato, aggiungendo: "Potremmo essere al punto più alto di inflazione in Portogallo quest'anno, così come in Europa e negli USA".
In un quadro generale, le proiezioni delle principali istituzioni nazionali e internazionali collocano il tasso medio annuo di variazione dell'indice armonizzato dei prezzi al consumo portoghese (HICP) per il 2022 in un range che varia tra l'1,8% (stima della Banca del Portogallo) e lo 0,9% (stima del Ministero delle Finanze).
La Commissione europea e l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) prevedono un tasso di variazione dell'1,7%, il Fondo monetario internazionale dell'1,3% e il Consiglio delle finanze pubbliche dell'1,6%.
Tuttavia, il ministro delle Finanze, João Leão, ha difeso, il 18 gennaio, che il Portogallo deve rimanere "vigile e attento" all'inflazione, di fronte ai rialzi dei tassi che mettono pressione sui prezzi, aspettandosi "una forte riduzione" nella seconda metà dell'anno.