In occasione della presentazione delle conclusioni finali dello "Studio sull'impatto degli alloggi locali in Portogallo", a Lisbona, l'economista e ricercatore della Nova School of Business & Economics Pedro Brinca ha evidenziato che il 46% degli alloggi locali in Portogallo genera meno di 20.000 euro all'anno per i loro proprietari.

Allo stesso tempo, questo reddito rappresenta "più del 60% del bilancio familiare" per il 39% degli intervistati nello studio, condotto su richiesta dell'Associazione degli alloggi locali in Portogallo(ALEP) e basato su 1.820 risposte di proprietari e gestori.

Questi dati hanno portato il team a concludere che gli affitti turistici a breve termine "sono stati un motore dell'economia nazionale", generando "valore aggiunto" sia in termini di attività economica che di occupazione.

Sulla base dei dati del 2019, lo studio stima che il settore sia responsabile di 306.096 posti di lavoro diretti e indiretti (pari al 6,18% del totale nazionale). In altre parole, ogni struttura ricettiva locale crea "quasi quattro posti di lavoro".

Per quanto riguarda il Prodotto interno lordo (PIL), il contributo delle spese dei turisti che hanno soggiornato negli alloggi locali nel 2019 ha raggiunto i 9,9 miliardi di euro (4,64% del PIL nazionale).

Secondo lo studio, sia questo contributo che la creazione di posti di lavoro sono in crescita dal 2016.

La crescita del turismo in Portogallo - sottolinea l'ALEP nella dichiarazione relativa ai risultati dello studio - "è stata possibile solo grazie all'emergere degli alloggi locali, che rappresentano già il 40% dei pernottamenti turistici".

La spesa degli ospiti negli alloggi locali "è cresciuta del 57% tra il 2016 e il 2019", aggiunge l'associazione.