"Proporremo programmi di reddito accessibile in cui il 50% delle case in gara sarà destinato esclusivamente a chi vive o lavora a Lisbona e il resto sarà destinato a tutti gli altri candidati", ha dichiarato Filipa Roseta.
La proposta è stata annunciata nell'ambito della presentazione dei risultati della consultazione pubblica sulla Carta municipale degli alloggi durante la settima riunione del Consiglio municipale per gli alloggi di Lisbona, che si è svolta venerdì, con la partecipazione di diversi enti locali, tra cui i consigli parrocchiali e le associazioni dei residenti.
L'assessore all'Edilizia abitativa ha anche proposto che nelle cinque parrocchie del centro storico - Arroios, Santo António, Misericórdia, Santa Maria Maior e São Vicente -, che subiscono la maggiore pressione abitativa, "la percentuale salga al 75% per coloro che vi abitano o lavorano".
Filipa Roseta ha spiegato che questa proposta, che deve ancora essere formalizzata, intende "fornire una soluzione a molti che sono costretti a lasciare la città e ai professionisti allontanati da professioni essenziali, come infermieri, insegnanti e agenti di polizia", che, a causa della mancanza di alloggi a prezzi accessibili, sono "costretti" a rifiutare offerte di lavoro a Lisbona.
"La discriminazione positiva nei programmi di reddito accessibile è necessaria per contrastare il deflusso di popolazione dalle parrocchie che hanno subito la maggiore pressione abitativa", ha dichiarato l'assessore.
Questa proposta è una delle "oltre 200 idee" presentate durante il periodo di consultazione pubblica per la Carta comunale degli alloggi di Lisbona, che si è svolto tra il 7 novembre 2023 e il 2 febbraio 2024.
Secondo il Comune di Lisbona, la consultazione pubblica ha ricevuto 73 partecipazioni individuali e 15 partecipazioni di enti, tra cui quattro consigli parrocchiali e una cooperativa, e i temi "più importanti" sono stati gli alloggi locali (AL), l'affitto a prezzi accessibili e la popolazione anziana.
In questo contesto, il responsabile dell'edilizia abitativa di Lisbona ha dichiarato che la priorità per i prossimi 10 anni è garantire l'utilizzo di tutte le proprietà pubbliche, al fine di aumentare l'offerta di alloggi a prezzi accessibili.
Per quanto riguarda le regole di AL, che dovrebbero essere definite in un regolamento specifico dopo l'approvazione della Carta municipale degli alloggi di Lisbona, i partecipanti al Consiglio hanno discusso il rapporto medio del 5% come tetto massimo per l'AL in città, ritenendo che non salvaguardi gli equilibri tra le parrocchie.
Oltre alla partecipazione diretta alla consultazione pubblica, si sono tenute otto sessioni pubbliche per presentare e discutere i contenuti della Carta, in cui i partecipanti hanno ricevuto maggiore attenzione al recupero degli alloggi comunali sfitti, alla costruzione di edifici residenziali su terreni comunali, alla riabilitazione, ricostruzione e conversione di edifici comunali ad uso abitativo e al recupero di edifici degradati nei quartieri comunali.