Nella proposta di legge consegnata all'Assemblea della Repubblica, i deputati sostengono che "per la difesa della libertà e della democrazia", è "importante celebrare il 25 aprile come il 25 novembre".

"In quanto tale, e dato che il primo è una festa nazionale, per Chega è essenziale che lo sia anche il 25 novembre, giorno della conquista della libertà di fronte alla dittatura comunista e della conseguente sconfitta delle forze di estrema sinistra", sottolineano.

Chega sottolinea che "è al 25 novembre e ai suoi eroi, di indiscutibile coraggio e onore", che il Paese deve "la libertà e la democrazia", per cui è un "dovere onorarli, segnando questa data con il rispetto e le lodi che merita".

"Per questo motivo, il Gruppo parlamentare Chega propone che il 25 novembre sia festa nazionale a partire dal 2025, anno del 50° anniversario di questo momento storico fondamentale per la democrazia portoghese", si legge nel progetto.

Il Chega accusa inoltre le forze politiche di cercare di "negare o svalutare l'importanza del 25 novembre, forse perché, in quello stesso giorno, l'incrollabile coraggio di alcuni ha impedito ai loro programmi totalitari e perversi di trionfare".

Il partito aveva già presentato una proposta con lo stesso scopo nella scorsa legislatura, ma l'iniziativa finì per scadere senza essere votata, con lo scioglimento dell'Assemblea della Repubblica.

Il governo PSD/CDS-PP ha deciso di creare una commissione per celebrare il 50° anniversario del 25 novembre nel 2025.


Il 25 novembre 1975, un migliaio di paracadutisti della base scolastica di Tancos occuparono il Comando della Regione Aerea di Monsanto e sei basi aeree, un atto che il Gruppo dei Nove - un gruppo di militari dell'ala moderata del Movimento delle Forze Armate - considerò il segnale che poteva essere in preparazione un colpo di Stato da parte della cosiddetta sinistra militare.

Il tentativo di rivolta di quelle unità militari, associate a settori dell'estrema sinistra, fu fermato da un dispositivo basato sul reggimento di commando Amadora, sotto la direzione dell'allora tenente colonnello Ramalho Eanes, futuro Presidente della Repubblica.

Alla fine del pomeriggio, l'allora Presidente della Repubblica, Francisco da Costa Gomes, decretò lo stato d'assedio nella regione di Lisbona e la situazione fu controllata dai militari assegnati al Gruppo dei Nove del MAE.

Gli eventi del 25 novembre 1975 hanno avuto diverse versioni nel corso dei decenni e hanno causato divisioni sulle responsabilità di ciascun attore e su chi avesse compiuto il primo passo.