"L'obiettivo è creare un database che rifletta l'edilizia abitativa nel Portogallo di oggi e [...] questo ci permetterà di avere una mappa del nostro Paese, che ritragga i problemi che le persone hanno [...] e le difficoltà a non avere un alloggio che vorrebbero", riassume Camille Coyac, project manager dell'organizzazione no-profit, che riunisce professionisti dei dati e istituzioni con progetti sociali.

Attraverso un questionario "abbastanza completo", il team raccoglierà diversi dati, in forma anonima e confidenziale, per capire "quali sono i motivi di insoddisfazione" in relazione all'alloggio e, allo stesso tempo, raccogliere storie di testimonianze.

"Al momento non esiste una piattaforma che mostri dati e storie insieme", spiega Camille Coyac, spiegando che l'obiettivo è trattare i dati in modo visivo e grafico.

Inoltre, il database sarà reso disponibile liberamente, gratuitamente e aperto al pubblico, "in modo che in seguito più persone possano effettuare analisi basate su questi dati".

L'idea di creare un database pubblico nasce dalla convinzione che i dati possano essere utilizzati in modo più efficace per risolvere esigenze e sfide.

Il modulo è accessibile online(https://habitacao-transparente.dssg.pt/ ) e sono già state ricevute "moltissime risposte", ma la raccolta sarà chiusa solo quando si otterrà un numero di risposte "statisticamente rilevante", secondo il responsabile del progetto.

"Sappiamo che stiamo chiedendo alla popolazione di fare uno sforzo per fornirci i dati e [...] compilare questo modulo, ma crediamo che, se tutti parteciperanno a questa iniziativa, saremo in grado, insieme, di creare una piattaforma che ritragga la nostra situazione abitativa e quindi di creare misure che aiutino tutti i partecipanti", ha lanciato un appello.