Almina, la società che detiene la concessione per le miniere di Aljustrel (Beja), ha effettuato un investimento di 11 milioni di euro per costruire una nuova unità di frantumazione secondaria di superficie che ridurrà le emissioni di polveri. Come ha spiegato Almina, "l'azienda sostituisce così l'impianto che esisteva 16 anni fa, costruendo una nuova unità più compatta ed efficiente".

La nuova frantumazione secondaria, che si trova "11 metri sotto la precedente", consente inoltre ad Almina di accorciare i nastri trasportatori esterni "di 264 metri, riducendo il numero di punti di dispersione delle polveri". Nella nota Almina fa notare che il precedente impianto di frantumazione secondaria era situato "in un 'layout' distribuito su tre edifici" collegati "attraverso nastri trasportatori" e adiacenti all'impianto di lavaggio. In confronto, ha proseguito, il nuovo impianto occupa "solo uno spazio coperto esistente" e si trova a 90 metri di distanza dalla Strada Nazionale (EN) 261 e, "di conseguenza", dalla città di Aljustrel.

Almina, la società concessionaria dell'Alentejo che produce rame, zinco e piombo e che conta più di 1.2000 dipendenti, ha dichiarato a Lusa in un comunicato che l'installazione di questa nuova unità ha permesso di mantenere "la capacità estrattiva installata autorizzata dal TUA - Titolo Unico Ambientale e dal SIR - Sistema di Industria Responsabile, di 7.008.000 tonnellate/anno", riducendo al contempo "gli elevati costi di manutenzione".