"Si ritiene che l'appello sia del tutto infondato, mantenendo, nella sua interezza, la condanna della ricorrente [TAP] con una multa di 50.000 euro, per aver fornito, intenzionalmente, il previsto illecito amministrativo, [...] sostanziato nella violazione del dovere di divulgare informazioni con qualità", si legge nella sentenza del Tribunale della Concorrenza datata 8 aprile e resa nota questa settimana dalla CMVM.

In questione è la multa inflitta dalla CMVM a TAP per aver ritenuto di aver fornito informazioni "non veritiere" sulla partenza dell'ex amministratore Alexandra Reis.

"Le informazioni diffuse da TAP nel comunicato del 4 febbraio 2022 non erano veritiere, in quanto incoerenti con la realtà, poiché non menzionavano l'accordo concluso tra TAP e Alexandra Reis e la volontà di entrambi di interrompere i rapporti contrattuali esistenti, a seguito di un processo di negoziazione avviato da TAP e non erano chiare, poiché l'uso dell'espressione 'rinuncia' corrisponde a un termine equivoco, che non ha permesso ai destinatari dell'informazione di conoscere immediatamente la realtà, ossia l'esistenza di un accordo firmato tra TAP e Alexandra Reis", si legge nella nota pubblicata dalla CMVM il 29 novembre.

Il caso è diventato pubblico nel momento in cui Alexandra Reis era già Segretario di Stato al Tesoro nella squadra del Ministro Fernando Medina e ha portato alla creazione di una commissione parlamentare d'inchiesta.

La CMVM ha ritenuto che la condotta di TAP abbia violato "intenzionalmente il dovere di divulgare informazioni di qualità", il che costituisce un reato molto grave, punibile con una multa compresa tra 25.000 e 5.000.000 di euro.