La LPFP presenterà ai club di I e II Lega l'insieme di regole che mirano a mitigare l'impatto della nuova legislazione sull'immigrazione, in particolare l'estinzione delle manifestazioni d'interesse, che considera "gravemente compromessa la capacità dei club di operare normalmente e limita il trasferimento dei giocatori".

Appena pubblicata la normativa, il 3 giugno, la LPFP ha dichiarato di aver sviluppato contatti con "le varie entità con responsabilità pubbliche in materia, al fine di esprimere preoccupazione per le conseguenze negative di questo cambiamento in termini di velocità di ingresso dei giocatori dall'estero, ma anche per offrire e richiedere soluzioni che, senza mettere in discussione i presupposti raccomandati dalla nuova legge, minimizzino il rispettivo impatto su questo settore e sui club".

In questo contesto, giovedì scorso si sono incontrati i Sottosegretari di Stato della Presidenza del Consiglio dei Ministri e dello Sport, con il Ministero degli Affari Esteri, la LPFP e le federazioni di calcio, pallamano, basket, pattinaggio e pallavolo.

In quell'incontro, "lo sport ha chiesto che venga rispettata la sua specificità e la sua libertà di sviluppare la propria attività, in modo agile, in una concorrenza leale e corretta con gli altri soggetti interessati, compresi quelli internazionali", afferma ora la LPFP, che ritiene che se la situazione continuerà, "danneggerà seriamente la competitività e gli interessi dei club portoghesi".

Il 3 giugno, il Governo ha posto fine alla manifestazione d'interesse per la regolarizzazione degli stranieri in Portogallo, una risorsa legale che consentiva la normalizzazione dei processi per gli stranieri arrivati nel Paese con un visto turistico.

Per regolarizzare il loro soggiorno, l'Esecutivo guidato da Luís Montenegro intende che gli immigrati inizino il processo presso i consolati e le ambasciate portoghesi prima di arrivare in Portogallo.