L'IST ha dichiarato a Lusa che i segnali sono stati ricevuti martedì, "poche ore dopo" la messa in orbita del nanosatellite.

In una dichiarazione, l'IST ha affermato, senza specificare, che "i dati relativi alla presenza di aerei in aree remote saranno ricevuti solo nelle prossime settimane".

In una nota precedente, l'IST aveva dichiarato che i primi dati sarebbero stati inviati circa un mese dopo l'inizio delle operazioni.

Posizionato a 580 chilometri dalla Terra, sopra la Stazione Spaziale Internazionale, "casa" e laboratorio degli astronauti, ISTSat-1, costruito da studenti e professori dell'IST, servirà a testare un nuovo decodificatore per i messaggi inviati dagli aerei che consentirà di rilevarli in aree remote e a valutare la fattibilità dell'utilizzo di nanosatelliti per ricevere segnali sullo stato dei velivoli, come velocità e altitudine, ai fini della sicurezza aerea.

I primi segnali già ricevuti dal nanosatellite "sono in fase di analisi da parte del team IST", che "cerca, da remoto, di capire lo stato di salute" del dispositivo.

"La comunità portoghese e internazionale di radioamatori è stata fondamentale in questo processo di raccolta di informazioni dal satellite", aggiunge il comunicato dell'Instituto Superior Técnico, che riceve le informazioni da ISTSat-1 presso la stazione di comunicazione che opera nell'hub IST di Oeiras.

ISTSat-1, un cubo costato circa 270 mila euro, è il primo nanosatellite progettato da un'istituzione universitaria portoghese e il terzo satellite portoghese ad essere inviato nello spazio, dopo il nanosatellite Aeros MH-1, a marzo, e il microsatellite PoSat-1, nel 1993, che hanno visto il contributo di aziende.

Il nanosatellite Técnico, lanciato nell'ambito di un programma dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA) rivolto alle istituzioni universitarie, rimarrà in orbita per un periodo compreso tra i cinque e i 15 anni prima di rientrare nell'atmosfera, ma la sua missione avrà una durata più breve.

Insieme a ISTSat-1, sono stati inviati altri piccoli satelliti e attrezzature scientifiche da istituzioni, aziende e agenzie spaziali straniere.