Secondo i dati diffusi dall'Istituto Nazionale di Statistica(INE), il turismo ha contribuito per 1,1 punti percentuali (p.p.) alla crescita del PIL reale nel 2023, che è stata del 2,3%.
In questo contesto, "si stima che, nel 2023, il consumo turistico abbia avuto un contributo totale (diretto e indiretto) del 12,7% (33,8 miliardi di euro) al PIL e del 12,4% (28,7 miliardi di euro) al VAL [Valore Aggiunto Lordo] dell'economia nazionale", rivela l'istituto di statistica portoghese.
Il Conto satellite del turismo per l'anno scorso indica anche che il Valore aggiunto lordo generato dal turismo (VABGT) e il Consumo turistico nel territorio economico (CTTE) hanno registrato aumenti nominali del 16,0% e del 15,5%, rispettivamente, "rivelando un dinamismo superiore a quello dell'economia nazionale (il VAL e il PIL nazionali sono cresciuti del 10,1% e del 9,6%, rispettivamente)".
Entrambi gli indicatori sono ai massimi storici, con il consumo turistico che equivale al 16,5% del PIL nel 2023 e la VABGT che rappresenta il 9,1% del VAL nazionale nel 2023 (8,6% nel 2022).
Il PIL del turismo "è aumentato del 15,2% in termini nominali rispetto al 2022 e del 33,1% rispetto al periodo pre-pandemia (2019)", anche se l'INE sottolinea che l'inflazione ha avuto un impatto sulle cifre: "In questo periodo c'è stato un forte effetto sui prezzi, per cui, in termini di volume, il PIL del turismo avrebbe dovuto superare del 13,5% i dati del 2019". Questi dati dimostrano quindi che il settore si è già ripreso dalla pandemia, quando c'è stato un calo significativo del turismo. "Il CTTE e il VABGT hanno registrato nel 2022 valori superiori agli anni precedenti, che sono stati nuovamente superati nel 2023, corrispondenti ai massimi storici", osserva l'INE. In un confronto internazionale, per il quale sono disponibili solo i dati relativi al 2022, il Portogallo è stato il secondo Paese che ha registrato la maggiore importanza relativa della domanda turistica sul PIL (15,6%), superato solo dall'Islanda (17,4%).