La conferenza si è svolta tra il 03 e l'08 agosto nella città di Logan, nello Stato dello Utah.

Il nanosatellite Aeros MH-1 è stato inviato nello spazio il 04 marzo e ha stabilito le comunicazioni con la Terra il 19 marzo attraverso il teleporto di Santa Maria nelle Azzorre, gestito dalla società Thales Edisoft Portugal.

Le prime immagini catturate dal dispositivo sono state diffuse il 02 luglio.

Posizionato a 510 chilometri di altezza, leggermente al di sopra della Stazione Spaziale Internazionale, "casa" e laboratorio degli astronauti, il nanosatellite, che pesa 4,5 chili, osserverà in particolare l'Oceano Atlantico per tre anni.

L'MH-1, che prende il nome dall'ex ministro della Scienza Manuel Heitor, considerato dal consorzio dei nanosatelliti la forza trainante del progetto, è stato il secondo satellite portoghese ad essere inviato nello spazio, dopo PoSAT-1, un microsatellite di 50 chili entrato nell'orbita terrestre nel settembre 1993 ma disattivato dopo un decennio.

Il consorzio nazionale per Aeros MH-1 comprende diverse aziende e istituzioni accademiche portoghesi, alle quali si è aggiunto il Massachusetts Institute of Technology (MIT) negli Stati Uniti attraverso il programma di cooperazione MIT-Portogallo.

Le università di Algarve, Porto e Minho, l'Instituto Superior Técnico e l'Imar - Instituto do Mar, tra gli altri, forniscono il supporto scientifico alla missione.

Il nanosatellite, che inizierà a lavorare nel 2020, rappresenta un investimento di 2,78 milioni di euro, cofinanziato con 1,88 milioni di euro dal Feder - Fondo europeo di sviluppo regionale.

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