L'Università di Madeira(UMa) ha presentato la proposta di nominare il vino di Madeira, una bevanda ad alta percentuale alcolica e uno dei prodotti più riconoscibili del territorio autonomo, come Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità. La proposta è incentrata sulle usanze sociali e culturali legate alla produzione e alla commercializzazione del vino fin dal XVIII secolo.
Il ricercatore del Centro di Turismo dell'Università e visiting professor presso la Scuola di Tecnologia e Management dell'UMa, António Marques da Silva, ha chiarito: "Ci sono diversi criteri per l'inclusione nella lista e, in questo caso, si tratta di tre componenti del patrimonio culturale legato al vino di Madeira". La fase iniziale della candidatura prevede l'iscrizione nell'Inventario Nazionale del Patrimonio Immateriale. Attualmente è in corso una valutazione preliminare per assicurarsi che la domanda soddisfi i requisiti necessari per essere presentata formalmente.
Il progetto mette in evidenza il "saper fare", il "saper raccontare" e il "saper apprezzare". Secondo António Marques da Silva, il vino di Madeira richiede "molto lavoro manuale e molte conoscenze artigianali", che lo distinguono da altri vini in termini di "know-how". "Queste componenti sono molto apprezzate nel contesto di questo tipo di applicazione", ha affermato, sottolineando che, in termini di "saper raccontare storie", i produttori hanno dovuto creare storie per spiegare alle persone in modo semplice come si produce il vino Madeira, dato che la sua produzione è "estremamente complessa". Inoltre, la terza componente - "saper apprezzare" - è quella che segna l'internazionalizzazione del prodotto.