L'"Evento per commemorare il 25° anniversario della Convenzione di Albufeira" si svolgerà questa mattina ad Aranjuez, nella regione di Madrid, e vedrà la partecipazione dei ministri dell'Ambiente del Portogallo, Maria da Graça Carvalho, e della Spagna, Teresa Ribera, e includerà una serie di conferenze sull'acqua e sui fiumi condivisi dai due Paesi.

Il 6 agosto Maria da Graça Carvalho ha dichiarato che la Spagna pagherà al Portogallo due milioni di euro all'anno per l'estrazione dell'acqua dall'Alqueva, importo che dovrebbe essere incluso in un accordo che verrà firmato oggi tra i due Paesi.

L'incontro tra i due ministri ad Aranjuez - che è stato preceduto da una riunione tecnica giovedì tra team di entrambi i Paesi - dovrebbe servire anche a finalizzare l'accordo che consentirà di anticipare la captazione di acqua dal fiume Guadiana nella zona di Pomarão, nel comune di Mértola, nel distretto di Beja, per rifornire l'Algarve, che interessa le acque internazionali.

Il 6 agosto, inoltre, il ministro portoghese ha dichiarato che l'accordo da firmare con la Spagna riguarderà anche questioni relative al fiume Tago.

Secondo Maria da Graça Carvalho, il Portogallo ha chiesto una garanzia dei flussi ecologici del Tago, in modo che non siano solo mensili o settimanali, ma anche giornalieri, in modo che ci sia "una distribuzione più uniforme durante i giorni, in modo che non sia tutto in un giorno della settimana e poi non ci sia flusso".

Alla domanda dei giornalisti che all'epoca chiedevano se il Portogallo avesse fatto concessioni per raggiungere un consenso bilaterale, Maria Graça Carvalho ha risposto che non era necessario cedere su nulla e che il negoziato era andato "molto bene", sottolineando che la Spagna era interessata "a risolvere i problemi". Il giorno successivo, il 7 agosto, il presidente della società Alqueva, José Pedro Salema, ha ritenuto che il pagamento che la Spagna inizierà a fare per l'acqua raccolta da questo bacino, in Alentejo, si conclude con una "grandissima ingiustizia" perché "ci sono beneficiari a 100 metri l'uno dall'altro e alcuni pagano e altri no".

Il presidente della Società per lo sviluppo e le infrastrutture di Alqueva (EDIA) ha spiegato che i beneficiari sul lato portoghese pagano per l'acqua che raccolgono dalla diga di Alqueva, a differenza degli agricoltori con raccolte sul lato spagnolo, che non hanno alcun costo.

Per quanto riguarda i due milioni di euro che la Spagna dovrà pagare annualmente, José Pedro Salema ha sottolineato che l'importo è stato determinato attraverso l'applicazione diretta della tariffa del progetto multifunzionale di Alqueva (EFMA) e che "le raccolte spagnole pagheranno come quelle portoghesi".

Il Governo spagnolo, in risposta alle domande dell'agenzia di stampa Lusa, ha sempre fatto riferimento alle dichiarazioni rilasciate dal Direttore Generale delle Acque, Dolores Pascual, a Radio Huelva, l'8 agosto.

Secondo Dolores Pascual, che non ha mai confermato le cifre presentate dal ministro portoghese, il nuovo accordo tra i due Paesi "dovrebbe regolare sia i volumi [di acqua] prelevati sia gli eventuali pagamenti (...) che gli agricoltori spagnoli devono effettuare alle autorità portoghesi".

Dolores Pascual ha aggiunto che nell'ambito della Convenzione di Albufeira, Portogallo e Spagna regoleranno anche il flusso del Guadiana "nel tratto finale" del fiume, cioè vicino alla foce, nella zona di Huelva.

"Una volta garantiti i flussi necessari per il fiume, potremo parlare di altri possibili usi su entrambi i lati del confine. La priorità del Ministero [spagnolo] è fondamentalmente quella di fornire maggiori garanzie per gli usi che attualmente esistono nella provincia di Huelva. In una situazione di siccità come quella che stiamo vivendo, dovrebbero avere maggiori garanzie", ha aggiunto.

Per quanto riguarda il Tago, nelle scorse settimane 37 associazioni e movimenti civici hanno chiesto la divulgazione preventiva dell'accordo in corso di negoziazione tra Portogallo e Spagna, con l'avvertenza che il Tago "ha urgente bisogno di un vero regime di flussi ecologici determinato con metodi scientifici, che contribuisca al buon stato ecologico dei corpi idrici e alla conservazione degli ecosistemi fluviali".